La Regina è morta
del suo regno oramai
ne restano le briciole
tra servi pensatori
giullari e pretendenti
uniti di fronte al funereo trono
si insinua il terribile sospetto
chi ha versato il veleno
chi ha dato inizio
alla cospirazione
chi ha fatto cadere
la corona
forse gli intrighi di palazzo
la destra conservatrice
il clero i servizi deviati
i riformisti le frange anarchiche
Chiamarono il giudice ed il boia
per adempiere al loro dovere
ma vennero presto congedati
insieme appesi alla forca
la mani si strinsero
assaporando il potere
del loro esercizio sulle loro carni
Venne chiamata a dare
i sacramenti
la voce di Dio in persona
tra litanie frasi solenni e lacrime
i partecipanti
tra sguardi severi
e sorrisi compiacenti
decisero di celebrare
il doloroso tributo
Chiamati i musicisti di corte
iniziarono a suonare come furie
ed un suono pesante ed oscuro
travolse gli animi
non vi fu più ricordo
di quelle discussioni all'infinito
tra dame e poeti
tra fede e dubbio
tra scienza e religione
E presto
tra vino assenzio e cortigiane
l'abbandono ai sensi
divenne naturale
Nel frattempo
il Re che tornava dalla guerra
infuriò di fronte a tanto spergiuro
poiché nessuno
si fosse informato
del lutto reale
"Maestà la credevamo impegnato
nel difendere le mura
del suo regno oramai
ne restano le briciole
tra servi pensatori
giullari e pretendenti
uniti di fronte al funereo trono
si insinua il terribile sospetto
chi ha versato il veleno
chi ha dato inizio
alla cospirazione
chi ha fatto cadere
la corona
forse gli intrighi di palazzo
la destra conservatrice
il clero i servizi deviati
i riformisti le frange anarchiche
Chiamarono il giudice ed il boia
per adempiere al loro dovere
ma vennero presto congedati
insieme appesi alla forca
la mani si strinsero
assaporando il potere
del loro esercizio sulle loro carni
Venne chiamata a dare
i sacramenti
la voce di Dio in persona
tra litanie frasi solenni e lacrime
i partecipanti
tra sguardi severi
e sorrisi compiacenti
decisero di celebrare
il doloroso tributo
Chiamati i musicisti di corte
iniziarono a suonare come furie
ed un suono pesante ed oscuro
travolse gli animi
non vi fu più ricordo
di quelle discussioni all'infinito
tra dame e poeti
tra fede e dubbio
tra scienza e religione
E presto
tra vino assenzio e cortigiane
l'abbandono ai sensi
divenne naturale
Nel frattempo
il Re che tornava dalla guerra
infuriò di fronte a tanto spergiuro
poiché nessuno
si fosse informato
del lutto reale
"Maestà la credevamo impegnato
nel difendere le mura
della Santa Città
dagli invasori
messaggeri
di un falso credo
le sanguinose battaglie
le epiche imprese
compiute da voi
e il vostro seguito"
"Non c'è guerra
che abbiamo combattuto
ce ne siamo fregati
Io e il mio stato maggiore
siamo rimasti in disparte
nel guardare le citta' bruciare
e i corvi che mangiavano le anime
ma siamo comunque
degni della gloria
assolti dai nostri peccati"
Intanto la tentazione
di partecipare a tanto godimento
divenne incontrollabile
cosicchè sua Maestà
dimenticò presto lo sfacelo
del suo regno .
dagli invasori
messaggeri
di un falso credo
le sanguinose battaglie
le epiche imprese
compiute da voi
e il vostro seguito"
"Non c'è guerra
che abbiamo combattuto
ce ne siamo fregati
Io e il mio stato maggiore
siamo rimasti in disparte
nel guardare le citta' bruciare
e i corvi che mangiavano le anime
ma siamo comunque
degni della gloria
assolti dai nostri peccati"
Intanto la tentazione
di partecipare a tanto godimento
divenne incontrollabile
cosicchè sua Maestà
dimenticò presto lo sfacelo
del suo regno .
Commenti
LIETA GIORNATA.
*****
Non c'è vero Amore, nella Vita se non non c'è anche tutto lo sdegno che il male deve suscitare!
BRAVO.