E ricordo ancora
quando il lento declinare
dei campi di girasole
rendeva quasi difficile
distinguere il cielo
quando semplici casolari
spezzavano file ordinate
di alberi di ulivo
e l’estate sembrava
non dare tregua
con quell’esplosione
di colori e profumi

sopra una terrazza
uno sguardo infinito
verso quell’angolo di mare
che sembrava chiamare
e richiamare il cuore
sfiorato da mite brezza
dipingevo il mio sguardo
di quanto potevo dissetarmi

era un continuo ed inaspettato
calare di sorprese
come quella stradina acciotolata
che all’ombra della casa in pietra
nascondeva una rigogliosa vite
dai grappoli biondi
e ben arrotondati

ancora qualche giorno
e me ne sarei andato
senza dimenticare
ed aspettando di rivederti
e leggerti da lontano
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Profilo Autore: Giuseppe Casazza  

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Commenti  

Pietro Luciano
+1 # Pietro Luciano 16-04-2016 19:54
Bellissimo quadretto idillico pervaso da una profonda nostalgia e forse da un desiderio mai compiuto. Evoca splendide immagini e reca speranza quello sguardo verso l'ignoto, verso l'infinito, mentre la casetta in pietra calore e conforto. Complimenti
Sognatrice
+1 # Sognatrice 17-04-2016 15:07
Quanta nostalgia...

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