Del silenzio mi faccio figlio,
osservo da lontano il tempo evolversi
e le radici essiccarsi sulla terra d’argilla.
Partorisco dubbiosi pensieri,
inciampanti nelle pietre che s’intersecano sul cammino,
talune volte composti di astruse altre ludiche parole.
Curiosamente cerco tra le righe il sapere celato,
magnetico ed enigmatico, di un’anima cosmica dai mille volti,
siam esseri celesti arrivati dalle stelle.
Antropologia cosmica, si fa domanda espressa
del togliere il velo sull’ipocrisia
atto a far chiarezza sulle occulte verità.
Una ruota che gira a ellisse è il cosmo
che si perpetua spostandosi nell’infinito,
spargendo il soffio di vita
a tutto ciò che incrocia nel suo vagabondare.
osservo da lontano il tempo evolversi
e le radici essiccarsi sulla terra d’argilla.
Partorisco dubbiosi pensieri,
inciampanti nelle pietre che s’intersecano sul cammino,
talune volte composti di astruse altre ludiche parole.
Curiosamente cerco tra le righe il sapere celato,
magnetico ed enigmatico, di un’anima cosmica dai mille volti,
siam esseri celesti arrivati dalle stelle.
Antropologia cosmica, si fa domanda espressa
del togliere il velo sull’ipocrisia
atto a far chiarezza sulle occulte verità.
Una ruota che gira a ellisse è il cosmo
che si perpetua spostandosi nell’infinito,
spargendo il soffio di vita
a tutto ciò che incrocia nel suo vagabondare.