Distanti sono i giorni 
Scolpiti sulla roccia grezza
Un'esistenza repressa 
Aghi d'acciaio perduti
Sul cielo d'asfalto 
Bolle di sogni naufragano
Come proiettili informi
Sulla fragile carta
Abbandonata dall'anima 
Il mio volto distrutto
Dall'espressione di un corvo
I resti di un dolore incolto
Volgo le spalle alla voce del tempo
È tutto quello che posso fare
Per lenire un tormento
Pioggia grandine e vento
Nella landa dello spirito inquieto
Mi chiedo
Se ci sono frange intorno al letto
Per appendere
L'inevitabile sconforto del mondo
Un piccolo gioiello
Fatto di lucciole inquietanti 
Le ombre non sono distanti.
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Profilo Autore: Francesco Gallina*   Sostenitore del Club Poetico dal 09-05-2024

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