Seguo col dito il declinar
di dolci pendìi
con il Sole che precipita
laggiù, oltre i Colli.
Percepisco appena il Mare
che, mugghiando di tempesta
rigurgita lento
la prossima marea.
D'intorno, l'occhio si perde
nella campagna
che fino al Delta
pianeggiando distende.
E impavide Cime
da lontano
biancheggiano
dell'ultima neve.
Sto così
senza parole
in un Capolavoro
d'acquerello.
Commenti
Un capolavoro!
La capacità di carpire la bellezza, gli odori e le immagini lontane...assap orarle così come il cuore li sente, bella!
bravo Loris.
Auguri
Grazie a tutti per i commenti.
Un saluto
Sì, davvero una bella poesia.