C’è un tempo che sboccia
libero dall’arsura nei tuoi occhi
una cava marina
china con me sul fianco,
posso fermarlo il mio respiro
con il bisogno primo
di scavare sorgenti
dal greto generoso che
si dona - ancora e ancora
di queste trecce d’acqua
cavalco nuvole crescenti
dove tocchi tu
lo stesso cielo di finestre
tu e le mie ossa senza peso
noi e la breccia da una materia
sussurrata
- basta una breccia
per diventare migratori, lampi
atomi fuggitivi
in canti.




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Profilo Autore: Rita Stanzione*   Sostenitrice del Club Poetico dal 18-07-2015

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Commenti  

Catilina
+1 # Catilina 13-06-2022 10:29
Sempre tra le migliori... Bellissima...
Rita Stanzione*
# Rita Stanzione* 15-06-2022 09:15
Grazìe :-)
Alberto Automa
# Alberto Automa 13-06-2022 11:33
Incanti come sempre...

Un caro saluto,
Albert
Rita Stanzione*
# Rita Stanzione* 15-06-2022 09:16
Grazie, Albert...un caro saluto a te :-)

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