Terzine incatenate ispirate da un mio dialogo con bimbi figli di amici di mio padre, mentre eravamo tutti allegramente in tavola a pranzare.
“Scusa, ma tu che lavoro è che fai?”
“Ho fatto insegnante e programmatore,
pagine e gestionali progettai,
di computers son stato assemblatore,
ma andando al passato universitario
ho fatto anche facchino e muratore,
lavorato in settore assistenziario,
consumato scarpe in volantinaggio,
d’assistenti sociali ausiliario…”
“Ma adesso tra l’un e l’altro dosaggio
quando non sei celato in ospedale
come provvedi a pigione e foraggio?”
“Non posso fare una vita normale
né tanto meno andare a lavorare,
l’assegno invalidi è da pianger male…
da papà e mamma dovetti tornare
dopo che ogni mia sostanza ho perduto
e sono loro a darmi da mangiare.”
“quindi in sostanza tu sei mantenuto!”
Un freddo pugnale scavicchia il cuore:
ritorno nel mio silenzio assoluto
di stanco e inutile approfittatore.
25/06/2023
“Scusa, ma tu che lavoro è che fai?”
“Ho fatto insegnante e programmatore,
pagine e gestionali progettai,
di computers son stato assemblatore,
ma andando al passato universitario
ho fatto anche facchino e muratore,
lavorato in settore assistenziario,
consumato scarpe in volantinaggio,
d’assistenti sociali ausiliario…”
“Ma adesso tra l’un e l’altro dosaggio
quando non sei celato in ospedale
come provvedi a pigione e foraggio?”
“Non posso fare una vita normale
né tanto meno andare a lavorare,
l’assegno invalidi è da pianger male…
da papà e mamma dovetti tornare
dopo che ogni mia sostanza ho perduto
e sono loro a darmi da mangiare.”
“quindi in sostanza tu sei mantenuto!”
Un freddo pugnale scavicchia il cuore:
ritorno nel mio silenzio assoluto
di stanco e inutile approfittatore.
25/06/2023