Credevo di non aver fine
Come immobile pensiero 
Nella voragine 
Dell'assoluta adorazione
Il dolore scaturisce
Dall'inesplicabile punizione 
Vorrei tanto essere
Indissolubile come il tempo
In ogni frammento 
Che governa l'umore 
Di ogni stagione 
Libero di eludere le leggi
Dell'amore
E della maledizione 
Ripeto l'errore 
Chi sono io chiese l'uomo 
A un condannato a morte
La domanda è ancora lì 
Sospesa nel grigio silenzio 
Di luci e fiati pervasi
Dalla futilità dell'esistenza 
Quanto vorrei che la mia vita
Bruciasse all'istante 
Senza fare domande 
Pensare perennemente 
A quanto sarà importante 
Un solo infimo istante 
Le mie mani sono infrante 
Nella luce povera di spirito 
Che oscilla sopra la follia
Della mia anima vuota
Il cuore batte per qualcosa 
Forse lacrime dimenticate
In qualche solco deriso
Dalla miseria del mondo.
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Profilo Autore: Francesco Gallina*   Sostenitore del Club Poetico dal 09-05-2024

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Commenti  

Jean-Jacques
+1 # Jean-Jacques 23-01-2025 16:16
Bellissima dal primo all'ultimo verso. Wow, che look!
Francesco Gallina*
+1 # Francesco Gallina* 23-01-2025 19:44
Grazie, Jean, buona serata! :-)

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