Gli occhi all’abbacinante luce
e, nella cortesia del contegno
sazio l’indugio del mio tempo.
Grato al ricordo
non dimentico i giorni dell’infanzia
e, i colloqui con le notti
foriere di sogni e fantasie.
Ricordo? Sì.
La cameretta, i due letti, la scrivania
e, il costante agitarsi dei ricami
li, in cucina.
L'orto, il basilico in fiore, il mortaio,
il fischio allegro del merlo
e poi, il gozzo, il mare,
il palamito da innescare,
gli ami da cambiare,
la matassa da sbrogliare.
Ricordo? Sì.
Il sole, il fermento
e, da quel punto privilegiato
io so che mi osservi
e, sei contento.