Gli occhi all’abbacinante luce
e, nella cortesia del contegno
sazio l’indugio del mio tempo.

Grato al ricordo
non dimentico i giorni dell’infanzia
e, i colloqui con le notti
foriere di sogni e fantasie.

Ricordo? Sì.

La cameretta, i due letti, la scrivania
e, il costante agitarsi dei ricami
li, in cucina.

 

L'orto, il basilico in fiore, il mortaio,
il fischio allegro del merlo
e poi, il gozzo, il mare,
il palamito da innescare,
gli ami da cambiare,
la matassa da sbrogliare.

Ricordo? Sì.

Il sole, il fermento
e, da quel punto privilegiato
io so che mi osservi
e, sei contento.

 








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Profilo Autore: Francesco*   Socio sostenitore del Club Poetico dal 04-10-2023

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