Finalmente è sorto
il giorno tanto atteso.
Moltitudini di genti
stanno sulla brulla pianura
assiepate.
E oggi voglio improvvisare
un allegro ballo
.Per te, Madre celeste
decido sul mio asse
di piroettare.
Un balenìo rapido
tra uno squarcio di nubi
irraggia le menti
rivolte alla bianca veste.
Raggio,
tormento dei più duri
impenitenti,
rivela al mondo
sconvolgenti profezie.
Guerra imminente
scaturirà da immane cupidigia.
Sincera conversione
amputerà
la mortal alterigia.
Voglio prostrarmi ai tuoi piedi
oh Vergine beata!
Per il colore imperituro
infuso da tuo Figlio,
immortalo il primo tripudium
della mia vita
E ti regalo il magnum gaudium
all'umile che crede
oh Regina dei confessori della fede!
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Profilo Autore: Fedel Franco Quasimodo  

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