Ho passato la vita
ad esaurirmi
come si esaurisce una foglia
quando inizia ad arrivare
il freddo.
Ho ubbidito già prima di nascere,
e già al primo vagito
mi dicevano di stare zitto.
Poi il primo giorno di scuola non ne parliamo
che paura
quando facevo qualche marachella.
Come un lampo è arrivata
l'ora di andare a lavorare
cavolo come ero felice!
Non ci stavo nella pelle
intanto gli anni passavano
così veloci
come passano le nuvole
quando finisce un temporale.
E' stato tutto come un sogno,
mi son trovato subito
alla mezza età
all'inizio non sapevo nemmeno
cosa fosse,
poi ho perso il lavoro
ed ho capito, ho perso tutto
non dormivo la notte
e non mi vergogno a dirlo
piangevo..
Quanti come me
nella mia stessa situazione,
non ci pensavo per niente
ed invece è la triste realtà,
ieri eri un Dio oggi non sei niente
nemmeno un numero.
Per dire la verità ci ho riprovato
a ributtarmi nel mondo del lavoro
ma tutto è cambiato
ora ci sono i contratti a chiamata i voucher
oggi sei qua domani la
e tiri a campà.
Una volta i contratti erano indeterminati
ora di indeterminato è rimasto solo
quando ti fanno il funerale.
Ho passato una vita a ubbidire
ad ascoltare senza parlare,
ma ora sono stanco
mi voglio sfogare
e mandare al diavolo
questa assurda società
perché ognuno di noi
ha una dignità
che vale molto di più
di uno sporco ipocrita
contratto...
ad esaurirmi
come si esaurisce una foglia
quando inizia ad arrivare
il freddo.
Ho ubbidito già prima di nascere,
e già al primo vagito
mi dicevano di stare zitto.
Poi il primo giorno di scuola non ne parliamo
che paura
quando facevo qualche marachella.
Come un lampo è arrivata
l'ora di andare a lavorare
cavolo come ero felice!
Non ci stavo nella pelle
intanto gli anni passavano
così veloci
come passano le nuvole
quando finisce un temporale.
E' stato tutto come un sogno,
mi son trovato subito
alla mezza età
all'inizio non sapevo nemmeno
cosa fosse,
poi ho perso il lavoro
ed ho capito, ho perso tutto
non dormivo la notte
e non mi vergogno a dirlo
piangevo..
Quanti come me
nella mia stessa situazione,
non ci pensavo per niente
ed invece è la triste realtà,
ieri eri un Dio oggi non sei niente
nemmeno un numero.
Per dire la verità ci ho riprovato
a ributtarmi nel mondo del lavoro
ma tutto è cambiato
ora ci sono i contratti a chiamata i voucher
oggi sei qua domani la
e tiri a campà.
Una volta i contratti erano indeterminati
ora di indeterminato è rimasto solo
quando ti fanno il funerale.
Ho passato una vita a ubbidire
ad ascoltare senza parlare,
ma ora sono stanco
mi voglio sfogare
e mandare al diavolo
questa assurda società
perché ognuno di noi
ha una dignità
che vale molto di più
di uno sporco ipocrita
contratto...
Commenti
Commenti e Cassazione permettendo...
Che sia buono, autenticamente buono tutto quanto da TE può dipendere! E complimenti per il tuo modo così originale, PERSONALE di scrivere le tue poesie
Vera
Quanto dolorosamente attuale davvero il tuo dolore...perciò sentivo il bisogno di CONDIVIDERLO ANCORA...e non solo con TE...
Un abbraccio particolare.
Vera