Crescevamo io ed i giorni insieme 
tra preghiere, pane e marmellata
ed ero già pur grande per i tagli 
delle confezioni in latta ad ogni tonno

Mia madre preparava pranzi e cene
alle sue tante generazioni
strette e con ginocchia sotto il tavolo -lucido gambo- 
in ataviche sedie disuguali

La scuola che gestiva le mie ore
potevo salutarla alla ringhiera
ed ogni tozzo d'amore quotidiano
da chi il sapere in gessi mi donava
finiva dritto dritto in tasca al giorno

T'amo, maestra dei miei verbi
nei ricordi in braccio al tempo ad incorniciare giochi
e t'amano oggi ancora le mie mani
nel digitarti a sera fiori a mazzi
Profilo Autore: Aita Carla  

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Commenti  

Ibla
+2 # Ibla 18-07-2017 08:48
La tua maestra che - mi hai detto- ti segue ancora, sarà orgogliosa di te.
Brava e dolce !
Questi sentimenti sono talmente puri che non hai potuto criptarli.
E che bisogno c'era?
Silvana Montarello
# Silvana Montarello 19-07-2017 21:43
Bellissimo ricordare una maestra cosi con questi bellissimi versi, brava ciao.

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