Non mi resta che tacere

se d'amore devo dire, 

solo gli occhi han l'ardire

di guardare nel braciere.

Sono cieca nel deserto

tra pindariche paure, 

sulle gote rosse arsure

ed il cuore fa concerto. 

La mia bocca sigillata

si deforma in un sorriso

nello scorgere quel viso:

la sua immagine perlata.

Mangio sabbia, bevo neve

mentre danzo nei suoi occhi

sotto il ritmo dei rintocchi

senza tempo: suono lieve.

Se d'amore devo dire

non mi resta che il suo nome

sette note, dolci crome. 

Vivo dentro il suo gioire. 

Ma l'amor non si descrive 

scorre nudo sulla pelle

tra due anime gemelle. 

Fondo mare senza rive.

Profilo Autore: MArTe  

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Commenti  

Jean-Jacques
+1 # Jean-Jacques 14-02-2025 18:38
Per me la più bella, per il suo taglio "maledetto" e la potenza evocativa della chiusa. Un caro saluto.
MArTe
+1 # MArTe 14-02-2025 19:52
Grazie mille Jean-Jacques. Molto felice del tuo apprezzamento per questa poesia. Grazie, grazie.

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