E poi arrivi tu,
così, all’improvviso
in un mattino assolato
o d’inverno e non guardi l'ora.
Spezzi teneri fiori e alberi giganti,
lasciando gelo, vuoto
e silenzio tutto intorno.
Nutri d’amari bocconi il cuore
di chi spettatore ti guarda,
pur non volendo.
Solitudine nell’animo,
sconforto nel domani
e sguardo smarrito.
Gli occhi piangono lacrime
al sapore dei ricordi,
e i pensieri s’intrecciano
tra presente e passato,
mentre buio è il futuro.
L’impotenza, la piccolezza dell’uomo
sia esso ricco, valoroso o meno,
leone o agnello, eccola, si svela.
Divora l’animo l’atroce dubbio,
e lo scrupolo sovente germoglia copioso,
così difficile da estirpare.
Trema la coscienza, di chi ce l’ha,
per quanto non si è fatto ma si doveva,
grida una voce per l’atto o la parola
al contrario da eludere.
Commenti
invece è il punto di massima riflessione,per renderci veramente conto di quello che siamo,
delle azioni che compiamo o che non compiamo, a volte erroneamente... . SE veramente pensassimo a quanto siamo sottili come carta!
Bellissima poesia e tu brava come sempre......... ..............
della morte, della sua spietatezza nel non guardare chi colpisce, fanciulli, anziani, ma crea sempre
scompiglio e dolore nell'animo di chi ne viene colpito nel lutto di un proprio caro. Purtroppo, si dice
che la vita è un cammino e la morte è la meta e come tale, dobbiamo accettarla. Un saluto, Grace
anzichè una coscienza pulita... Ottima riflessione, ciao cara... ^.^