È tornato puntuale,
come uomo sbilenco e stanco,
fa fatica a mostrarsi
uguale nel suo senso.
Più non lo annunciano le campagne,
né il profumo di buono
né le voci di case felici.

È tornato tra le luci distratte,
tra i doni infiocchettati di nulla,
ma non tra i vicoli deserti di borghi stanchi,
lì, dove più non soffia il respiro della vita,
lì no, più non torna.

Non torna Natale
nelle viuzze vive del passato,
dove con zeppole biscotti e moscato,
si porgevano gli auguri
allungando appena il cartoccio dagli uscì.

In petto fioriscono del Natale
i ricordi più cari,
di quel Bimbo che nasce,
dei tetti felici sotto il gelido inverno,
della magia di un presepe
narrante i mestieri di ieri,
mentre gli occhi piangono nostalgia.

Emozioni e lacrime nascoste
a rendere felice momento ai figli,
consapevole e fiera oggi,
che nella festa di ieri,
qualcuno finemente
l'abbia fatto per me.
1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Cosetta Taverniti  

Questo autore ha pubblicato 167 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Commenti  

ING BOWLING
# ING BOWLING 25-12-2018 21:53
Il Natale avvolge se origina dal cuore, carico che rifocilla di speranza nella sua ulteriore attesa, per assenza di contagio a durata di un anno intero. Grazie e Auguri

Collegati o registrati per lasciare un commento.

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.
Per maggiori informazioni sui cookie e per gestire le preferenze sui cookie (di prima e/o terza parte) si invitano gli utenti a visitare anche la piattaforma www.youronlinechoices.com. Si ricorda però che la disabilitazione dei cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del Sito e/o limitare il servizio.