Guarda quell'omino 
Se gli chiedo una sigaretta 
Chissà forse lancerà il suo cancro aeriforme verso me
Un odorino risale risale uguale uguale
Poi diverso
Da secoli mi imbevono di croci
Stracci sermoni guglie 
Sì guglie gli antenati dei grattacieli
Incredibili quei due
Riescono ad impollinarsi anche nelle
Miserie
Veloce veloce veloce veloce
Scappa il cerbiatto 
Il suo muso si infrange contro una luce
Sarà la luce della felicità
Oppure
Il faro di un auto
Sì deve essere così
La felicità non è rossa fiammante ma anche lei è
Aereodinamica
Ferocemente aereodinamica
Tra i monti e gli ingranaggi
Gli uomini non sono intelligenti
I bulloni quelli sì che sono saggi
Come me il cielo padrone di ere
 
"Padrone di fetori" urla una mosca
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Profilo Autore: Salvatore Tortora  

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