Una lacrima raccolta tra il filo spinato,
intrisa di morte e dolore,
voleva gridare vendetta sotto il calore del sole.
Ladri di sorti altrui,
drogati di sangue, guardavano salir il fumo da un camino,
di anime tristi volate in cielo,
in cerca tra le nuvole il volto del Dio del loro credo.
D’amore e perdono ora è fatta quella lacrima accarezzata dal sole,
di vite rubate all’innocente gioventù,
ora sono tante nel vento che non sorridono più.
Una preghiera intrisa d’incenso tre le celle vuote
di un campo di concentramento,
questo ora noi possiamo fare,
per consolare in silenzio quelle anime che volano nel cielo,
le quali vogliono ricordandoci,
mai più nessun altro Olocausto.
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