Terzine di endecasillabi a rime incatenate.


Era già la notte di San Lorenzo,
la tradizione, le stelle cadenti,
ed il mio sogno che sempre cadenzo

in tutti i giorni, per tutti i momenti
sempre lo stesso vano desiderio
ch’è scivolato fuori dai miei denti

mentre dal caldo cerco refrigerio
e solitario sul bordo del letto
sospiro voler vedere sul serio

quella mia stella, padrona del petto,
incastonata da sempre nel cuore
e dei miei sogni costante soggetto.

Conosco il trucco per il suo splendore
poter in fretta tornare a vedere:
chiudere gli occhi ed abbindolatore

il mio pensiero, come le altre sere,
nei bui miei sogni illumina le stelle
fisse e cadenti, ingannevoli e vere

e tra di loro, tra quelle più belle
risalta lei, la mia amata sirena,
gli occhi lucenti, soffice la pelle

ch’accarezzar vado da nuca a schiena
con lesto volo per da lei portarmi
godendo della sua presenza piena

finché mattina ria giunge a svegliarmi!
Per quanto assurdo, lei davvero esiste
anche se passa la vita a ignorarmi;

quando l’incontro gioïsco, poi triste
per settimane torno ad eclissarmi.


10-31/08/2023

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Profilo Autore: ioffa  

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