Nella quiete di questo silenzio fittizio ed artificiale
osservo immobile il grande Cielo blu
ed in esso le stelle danzano intorno
ad una grande e fredda Luna.
La brezza della notte
è la fredda carezza di un cadavere sul mio viso;
qui ora tutto tace, perfino le rumorose fabbriche,
da cui sono circondato,
ora sono enormi pachidermi silenti e trapassati.
Nella mia illogica mente
penso che sia colpa dell’inverno,
ma non è affatto così.
Ed anche se la mia mano trema un po’,
non posso fare a meno di addentrarmi
in questo Mondo ormai Morto,
sembrano passati secoli, è vero;
ma l’orologio mi ricorda beffardo,
che sono passati solo pochi minuti
e che la colpa di tutto
è solo del mio Spirito irrequieto
che ancora non si rassegna
alle dure regole della Realtà
e se ne inventa una tutta sua,
nella quale ancora s’illude di essere Libero
ed Invincibile.
Ma la triste verità
è che è prigioniero di questo Corpo limitato
che lo trattiene e lo lega a questa Terra
come la più dura ed inespugnabile delle prigioni;
una condanna più dura di un ergastolo
per qualcosa di etereo come l’Anima,
per questo si dimena ed ulula nel mio Petto
in questa notte immobile.
Commenti
lo apprezzo molto.
A presto.
A presto e buona giornata.
e complimenti
per aver portato alla luce
questa simbiosi,
nascosta tra le righe.
A presto.
dell'io che hai saputo esternare egregiamente donando immagini che colpiscono il lettore
immedesimandolo . Complimenti. Un saluto!
A presto.
Comunque grande introspezione e capacità di dire, di tradurre le minime sensazioni , in versi profondi ed espressivi..... ...........Un caro saluto.HERA
e per essere arrivata
fino al nucleo centrale della poesia.
A presto........S trayCat
Una bella poesia, scritta in modo esemplare. Complimenti.
Ciao, a presto.
è un espediente momentaneo
ed effimero, che il protagonista
usa per giustificare le sue sensazioni
che in realtà vengono da dentro.
Grazie per il tempo dedicatomi
e per la tua chiave di lettura.
A presto.