Ombra di solitudine
che m’avvolgi,
dama velata,
compagna fedele,
al mio fianco
mai t’assopisci,
non per errore,
non per benevolenza.
Nelle tue braccia
ogni gioia si spegne,
e d’ombra il cuore si veste,
spezzando il ritmo
della vita che corre,
sotto la luna,
pallida e cortese.
Il mondo si copre
d’un manto stellato,
il vento bisbiglia
lingue straniere.
Pian piano si spengono
le luci delle case,
restano i lampioni,
solitari custodi.
Tutto è così dolente
nel cuore solo.
Che io sia in un castello
di antichi splendori,
o in una nave a solcare
oceani senza fine,
o alla scoperta della foresta
oscura e misteriosa,
il tuo sussurro,
lieve e inesorabile,
sempre riecheggia.
Nessun banchetto,
né risate felici,
né ardite avventure
possono dissolvere
la tua cruda pece.
Oh, mai mi abbandoni,
solitudine.
L’amore mi ha lasciato
a disseccarmi,
e tu, leggiadra,
mi avvolgi e mi attacchi.
Ora soltanto il passo
rimbomba,
tra queste mura
di pietra infranta.
Dama delle lacrime,
in te trovo un’eco
d’un sapore d’antico,
una profonda lezione,
un monito silente.
Il vuoto m’insegna
un oro d’antico valore,
l’essenza d’essere,
l’umile ragione.
Perché se il nulla
regna sovrano,
l’anima libera
cerca il divino,
per ritrovare
vita che risorge.
Nel silenzio,
l’eterno lontano
può tornare a parlare,
con un accento
d’amore e di speranza.
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Profilo Autore: Laura Lapietra  

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Sollevo lo sguardo al cielo,

ti supplico " SIGNORE ",

 dedico quest'attimo sublime

che svanisce sulle alture

di un pensiero.

Racconto una storia,

assopita nell'immaginazione,

sfumo le scene, estasi ad invader il cuore,

vibra , nebulizza al sole e mistiche risonanze,

invadono l'anima ed infondono lo spirito.

Una luce espande il suo potere,

in nome del Signore illumina d'amore

e lievemente, impercettibilmente

depone sulla corolla di un fiore

per lasciarsi evaporare.

2007

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Profilo Autore: Adele Vincenti  

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Chi sono? Ci si chiede

scrutando dentro un volto, 

con gli occhi non si vede

il mondo capovolto.

Chi sono? Oggi lo dico:

bruciando sono fuoco, 

la noia è il mio nemico.

Pedina del mio gioco. 

Son acqua che percorre

determinata e cheta, 

accoglie e non rincorre, 

per giungere alla meta.

Col vento sulla faccia 

son aria che volteggia

e stringo tra le braccia

il cielo mentre albeggia. 

Con ali per volare 

afferro nubi e stelle. 

Ho gambe per scalare, 

di terra è la mia pelle. 

Ho visto nel dolore

il sole sanguinare. 

Il buio senza odore

nel mare respirare. 

Chi sono? Oggi lo credo:

son ombra e sono luce. 

Profonda in ciò che vedo

nel cuor, che mi conduce

a semplici dettagli, 

son fari nella notte. 

Mi copro con gli sbagli. 

Ipocrite e corrotte, 

le bocche giudicanti, 

di lividi e di sputi

ricoprono diamanti. 

Ma gli occhi gridan muti. 

La vita non aspetta, 

il tempo ci consuma, 

Chi sono? Non perfetta. 

Mutante come schiuma

che sulla riva attende 

quell'onda che l'assaggia.

L'amor non si pretende. 

Son sabbia sulla spiaggia. 

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Profilo Autore: MArTe  

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E, mentre al tempo fuggente
l'aria sussurra segreti,
la notte canta il suo ritmo
sulle pareti.
Un abissale e leggero
respiro. Scandisce l'ora
il folle vero pensiero:
sogna l'aurora.
E, nel cassetto, ribelli
emozioni restan chiuse,
celate nel buio come
pallide scuse.
Lo sguardo dentro alla luna:
siam sassi appesi alle stelle.
Senza fortuna dal cielo,
siam solo pelle.
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Profilo Autore: MArTe  

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Avrei voluto

dirti tante cose

farti vedere

il mare, il sole la luna

regalarti milioni di sorrisi.

Avrei voluto

farti vedere come nascono le rose

i colori dell'arcobaleno

dopo un incessante pioggia

il profumo della primavera

il sapore limpido d'estate.

Avrei fatto tante cose con te.

T'avrei fatto scoprire

quanto è grande il cielo

che poi la notte lo trasforma

rendendolo immenso, pieno di stelle.

Avrei voluto tutto questo

ed anche altro

che un momento così

non mi vengono in mente.

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Profilo Autore: RAFFAELLO CONCA  

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Sei la stella

la più bella

che ora brilla

nel cielo immenso

sei la notte

sei il giorno

sei l'amore di noi.

Come il vento

sei arrivata

e in un attimo

te ne sei andata.

Ora sei lassù

con gli Angeli

e sarai tu

a tenerci a galla

in questi giorni

lunghi e freddi.

Sarai la stella

che brilla per noi

sarai la notte

che cercherà il giorno

sarai l'amore

per sempre... Di noi.

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Profilo Autore: RAFFAELLO CONCA  

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Ferma riempio di pace le mie parole, 

volan nel vento. Sono quiete farfalle. 

Lancio provocazioni in mari profondi:

bolle di sapone con bordi pungenti. 


Sul viso un sorriso per stringere il sole

nella morsa di un tempo disfa parole. 

Ancora un momento per viver l'incanto

del tutto e del niente: un abbraccio costante. 


Cammino, mi fermo, rimbalzo, dipingo

di colori sgarcianti il cuore scompongo. 

Di voci e ricordi, profumi e carezze

riempio mille valigie, inspiro bellezze. 

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Profilo Autore: MArTe  

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Ho parti scritte sempre fuori fuoco

alcune sono ai margini del tempo

altre hanno interruzioni orizzontali

come segnali che oggi non capisco.

Sembrano facce di vecchi caseggiati,

che hanno urgenza d’essere curate,

tinteggiature che andrebbero rifatte

occhi che non hanno brillantezza

come quelli di fantasmi d’altri tempi

che son rimasti indietro lentamente.

.

Lacrime anziane che sversano lontano

.

Dovrei aver la voglia che mi manca

fermarmi forse, forse disegnare

una casetta rossa e una montagna

una campana dentro un campanile

una strada in discesa, un prato verde

noi due per mano sopra una panchina.

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Profilo Autore: Andrea Borselli  

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Discorde son le note nei tuoni
del buio nel travaglio del dolore,
la pelle lacerata ha l'odore di pece
e il cuore conta le sue lacrime
sul rotocalco del vento.
Dov'è la primavera del domani
a cincermi il capo coi suoi olezzi,
dove sono i passi del perdono
nel riposo che libera la ragione
dagli spettri del macigno presente.
Dov'è il clavicembalo a declamare
la mia vittoria nella fuga dal tunnel
di quel passato amorfo nella brace.
Finquando la mia forza sarà coriacea
sarò acqua che placa ciò che brucia.
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Profilo Autore: Laura Lapietra  

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Arano i poeti
a volte in cerchio, altre sconfinando 
fin dove nemmeno il tempo capisce.
.
Consumano e bruciano i poeti,
vedono dove altri non guardano
e si accecano se e quando è necessario.
.
Volano per sollevarsi i poeti
e tuttavia ancora gattonano e stanno negli angoli
dove lo sporco si raccoglie e si apparta.
.
Molte volte frequentano luoghi insalubri
dove il più profondo ribolle e si scrive.
.
Sono lussuriosi i poeti,
se potessero amerebbero l’oscenità di un sogno,
le somiglianze meno gradevoli di un’ombra,
la soffocante intimità della propria educazione.
.
Spesso si spengono i poeti
ed è fin troppo naturale che accada
poiché la luce non sempre è necessaria
e spesso è la vera colpevole.

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Profilo Autore: Andrea Borselli  

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Se e quando ne varrà la pena

rilasceremo un sorriso di coppia

prima d’uscire non vergini dal giro,

poi un saluto accennato ai posteri

che vediamo affollarsi all’entrata

prima dell’ingresso della cimosa.

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Profilo Autore: Andrea Borselli  

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Nella solitudine della moltitudine
il cuore mio si stringe
al pensiero che invariabile è
la situazione emozionale del mio Io.
Il sole obliquo già sta calando
e tinge di rosso pallido
questo già smorto paesaggio
caduche come le foglie
le mie emozioni fluttuano
piccole braci nella cenere.
Tepore rigido mi viene restituito
dall'aria pallida che dintorno si trova
fantasmi di bruma mi circondano
e guidano l'anima mia loro simile
verso il nero del crepuscolo.
Mi dissolvo come cenere nell'acqua
finché del mio essere non rimane
che un minuscolore residuo sul fondo
accenno flebile di ciò che fui
speranza che non fui mai.
  
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Profilo Autore: StrayCat  

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piangi

eri solo e primaverile
dondolavi sull'altalena
guardando le stelle
cercavi un amico

rimuginavi te stesso
per lingue serpine
raccoglievi i tuoi resti
pensando di non volerti

piangi

tutto per te stesso
niente per nessuno
imparasti a star da solo
immerso nelle calme acque di lacrima

il sole ti illumina
la via per te stesso
arranchi aggrappandoti al nulla
cercando una farfalla smarrita

piangi

spiegazione: la poesia tratta dell'infanzia dell'autore. Durante la sua infanzia, descritta come "primavera", l'autore passava le giornate dondolando su un'altalena, immerso nei suoi pensieri e cercando di non pensare alle "lingue serpine", quali voci e commenti negativi ricevuti dai suoi coetanei. La farfalla smarrita è l'amore.
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Profilo Autore: Michael S.  

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L'essenza di poesia
conduce verso l'universo
di quel profondo tumultuoso mare,
a farmi risorgere nella fantasia
dei sentimenti più intimi
dispiegati alla luce degli occhi
della ressa palpitante di emozioni.
L'essenza di poesia è ristoro
per l'anima che sogna nei meandri
che la vita impone lungo la via,
una coltre che ripara scaldando
parole pregne d'amore
esplose nel cielo del cuore.
L'essenza di poesia
è una scia luminosa senza confine
dove ogni verso racconta la sua nenia
o la sua letizia nello spazio del tempo,
essa sarà viva in eterno
nell'essere di ogni giorno
a scalfire momenti lieti
per il superficiale sentire,
e crepe profonde
per chi ama incondizionatamente
l'introspezione del poema stesso.
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Profilo Autore: Laura Lapietra  

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Chi vuol essere primo
non comprende appieno
quale privilegio
abbiano gli ultimi...
ed io...voglio essere
l'ultima pagina di un
bel libro di favole:
quella su cui c'è scritto
"...e vissero felici e contenti."
Voglio essere l'epilogo
di un rapporto d'amore:
il momento in cui
si raggiunge
l'apice del piacere.
Voglio essere
l'ultimo mese
di gestazione:
quando la donna
dà alla luce il suo bambino.
Voglio essere la ciliegina
sulla torta,
l'orchidea
che spicca sulla vetta.
Di un cane
voglio essere la coda,
delle gambe i piedi,
delle braccia le mani,
dell'abete il puntale
e di un carro
la quarta e ultima ruota.
Di una chiesa
voglio essere il tetto
e di una campana
il batacchio.
Del nido
voglio essere
l'ultimo ramoscello,
di una casa
l'ultima pietra
e della vita...
l'ultimo respiro.
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Profilo Autore: Giovanna Balsamo  

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