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timidezza o ingenuità
ho cantato a toni bassi
la canzone della vita.
Passi corti e leggeri
non hanno lasciato
un grande segno
sul palcoscenico
della mia esistenza.
.
Mi mancò l'impegno
e forse anche l'ingegno.
Non saprei dire cosa
indusse la mia anima
pur così curiosa e...
a volte intraprendente
a sapersi accontentare
di vivere con poco
quasi con niente.
.
Finirà il concerto e non
avranno udito la mia voce.
Muto il mio canto
si spegnerà nel silenzio.
Come un fiore mai colto
tornerà alla terra senza
aver donato a nessuno
i suoi petali umidi
di rugiada e pianto
troverò il coraggio
da qualche parte
nel cielo o nella pioggia
o semplicemente dentro di me
e mi calerò
come un palombaro
a scandagliare il cuore
cercando l’ormeggio
di questo scarafaggio
che mi tiene legato
a gesti controllati
azioni ragionate
per mantenermi vivo
nell’incertezza
di una coscienza impavida.
Troverò il coraggio
per cavalcare le nuvole
come un Caravaggio
dipingerò l’oltraggio
di un cavaliere
che ha galoppato
sentieri e praterie
per cercare l’Oriente
in una nenia felice
e adesso ingoia eresie
nell’infinita notte
di un pusillanime sogno.
Ci sono ricordi
Aspettando che il mondo si spenga
e il buio mi cada addosso.
Mi pesano gli occhi e si chiude la testa.
Inchiostro stringo nella mano e
lascio che gocce bagnino la carta.
Contro il vento è inutile lottare
e poi ho già perso, tempo non ho.
Ora cerco qualunque vibrazione
estranea alla vita e abitudine non è.
Spinge contro le orecchie la pressione
del silenzio che si infrange sulla
finestra dalla realtà.
Mi risolleva una lampadina sulla
scheggia di legno che prende fuoco.
Come un flash mi immortala
in questa mia piccola stanza.
Per far vivere questa sensazione ancora
non so come fare e chi pregare.
Per sentire questo tempo che si è spezzato
occorre fiato.
Ma se riprende la respirazione
lo soffierò via come il tuo profumo.
E gli alberi lo copriranno e
sui rami lo dimenticheranno.
Aspetto perchè l'aria mi sembri
più fresca e amica, mentre
mi stringe forte al collo.
Aspetto perchè voglio scendere
più in basso con bellezza.
E sorrido sulla mensola
e lo proteggo anche se
con il sole non ci sarà.
tra le coperte calde
quasi asfissianti
non accelera il tempo
per donarsi al sonno
nè distrae la mente
dai sui tarli
e si amplifica il ticchettare
in spettrale rimbombo
Negli occhi insonni
scorrono nel buio
frangenti rievocati
in un ripetuto e pedante
susseguirsi di immagini
e parole che echeggiano
tormentose
ritornano ancora e ancora
analizzando al dettaglio
ogni sillaba
ogni gesto
ogni espressione
ogni tono
di quei momenti di corde tese
stridenti sviolinate stonate
che edificano stratosferici castelli
di mattoni impilati
con calce di se e ma
che arrovellano il cervello
in fantasiose congetture
Il respiro si affanna
emergono le ansie più recondite
nascoste
nell'improvvisa scomodità
del letto
e il rigirarsi frenetico
alla ricerca vana
di adeguate posizioni soporifere
non facilita
i sensi a ritrovare la pace
Poi si placa tutto
scivolando piano
con l'esausto sospirare
sulle palpebre pesanti
che chiudono i sipari
e Morfeo tende le mani
pronto ad animare i sogni
ma svanisce desolato
nella penombra
all'urlo tonante
della sveglia
inizio a girare
un po' di vento non può fermarmi
Continuo a muovermi
nella mia testa
tu non puoi vedere cosa accade
Grandi mani mi avvolgono
stringo i piedi in una corsa inutile
mentre mi guardo intorno
Cerco con lo sguardo degli occhi scuri
come quelli che indossi di solito quando sorridi
La luce mi stordisce e la musica mi distrae
non sono più al centro e supero la meta
e poi mi spengo
come da un rubinetto rotto
danzando nella sua musicalità ritmica
a scorrere nelle vie
e ingrossa fiumi di tristezza, freddi
smorza colori e luci
Mi spegne
nel grigiore soporifero
col suo ticchettio sui muri e sui davanzali
scivolando giù dai vetri
impantana le emozioni più belle
Catinelle d'acqua noiosa
melodia piovana sonnolenta
di questa giornata uggiosa
in cadenza malinconica
di un costante rumoreggiare continuo
che allaga la mia mente
fradiciando i pensieri
e gocciolanti
se ne vanno a dormire
il sole sta per affacciarsi
ho paura
penso che potrei scottarmi
mi nascondo
mi chiudo al buio
dietro le persiane
giuro che non li aprirò.
Non posso nascondermi per sempre
quel sole nascerà
prima o poi
dentro di me
prepotentemente nella mia vita
sconvolgendola
quell’alba spunterà ! !
Quel sole si alzerà
brillerà alto nel cielo
scotteranno i raggi luminosi
scalderanno il cuore
che avevi chiuso
come un congelatore.
Al nascere del sole
i suoi occhi
erano pieni d’amore
cercava tra la gente
stordita e indifferente
una ragione logica
di quel ch’era successo.
Al calar del sole
si accavallava la notte
in testa milioni di pensieri
non la facevano dormire
e quel cuscino
bagnato dalle lacrime
era l’unica cosa
per farla consolare.
Erano giorni cupi
nemmeno il tempo poteva aiutare
il freddo e il vento
gelavano ogni cosa
pure l’amore
seppur era tanto...
dell'universo alle miriade
di galassie, pianeti
ancora sconosciuti
sono particella
di pulviscolo atmosferico
in movimento incontrollato
che nell'aria va senza meta,
dove soffia il vento
Questa immensità non
impaurisce la mia anima,
la venero simile all'immensità divina
perchè Egli il Tutto ha creato
Orgogliosa di essere
piccolissima parte
di codesta creazione
vivo nel sano timore,
amo con tutta la passione
che colma il mio cuore,
gioisco nei momenti sereni
piango se trafitta sono
da dolori come spine di rosa
dalle estremità avvelenata
Consapevole di essere parte
di un progetto meraviglioso
ed ancestrale
mi inchino in rispettoso silenzio
prego, ringrazio la vita
di avermi donato al mondo
nell'umiltà del sentirmi piccola
grande donna,
al servizio della vita stessa
e nel cuore mio,
la guerra e poi la pace.
E la ricerca estenuante
della "felicità dell'infelice".
Poi,
spesi il tempo
in spiccioli di vita
ed iniziai un'altra volta ancora
dopo ogni "tsunami", come se fosse
per me nuova primavera...
E son qua,
sono qua con questa mia inquietudine
sono qua
che faccio a pugni con le mie mille storie
con occhi pieni di lacrime di sale
e il vuoto a perdere
delle mie memorie.
Sono qua a recitar poesia,
ed a cercar di me
questa stracciata vita mia...
sulla via intristita da alberi denudati
dal vento sadico e fustigati
a perenne sfida alla loro saldezza.
Rari pedoni si muovono come formiche
seguendo binari invisibili e divergenti,
stampando effimere orme sulla polvere,
al ritmo esasperante di scuri sbattenti.
Così è ora la mia vita, spoglia d'emozioni,
gravata da contingenze penose e tristi,
sempre più solitaria e desolata,
nel battere vuoto delle ore.
al giorno
come lo specchio s’aggrappa alla luce,
un respiro dal profondo
tutto brilla
nel crepuscolo;
luci variopinte
destano lo sguardo e
rapito si immerge
nella fantasia.
Sogni... sempre uguali che
si trascinano lontani
fino ai bordi dell’universo
dove la quiete
risuona assordante
e la pace cala
nella notte...
Notte magica
dove l’eco del
tempo si frantuma
e si ricompone
con la velocità
del lampo
e il tuono
con il suo frastuono
genera l’eterna ciclicità
errante, che
si rinnova
ogni volta
come la notte.
ed e’ già notte.