Chi si ricorderà di noi
forse le stelle che saranno ancora qui
incastonate nel cielo dei miracoli
e sui muri dell'evanescenza.
Chi si ricorderà delle parole
scritte sulle pietre
quasi a formare una torre di Babele
per raggiungere l'essenza
di una luce che mai si è spenta.
Chi avrà in memoria le nostre poesie
il nostro amore disseminato
tra i fiori e le maree
e nei germogli del canto
dove trasudavano gemme, sangue e pianto
in attimi di pace affogati nel silenzio.
Chi si ricorderà di noi
se non la quiete
che non propagherà più la voce
e sarà un fiore ricurvo sul tramonto
a dare una speranza alle radici.
forse le stelle che saranno ancora qui
incastonate nel cielo dei miracoli
e sui muri dell'evanescenza.
Chi si ricorderà delle parole
scritte sulle pietre
quasi a formare una torre di Babele
per raggiungere l'essenza
di una luce che mai si è spenta.
Chi avrà in memoria le nostre poesie
il nostro amore disseminato
tra i fiori e le maree
e nei germogli del canto
dove trasudavano gemme, sangue e pianto
in attimi di pace affogati nel silenzio.
Chi si ricorderà di noi
se non la quiete
che non propagherà più la voce
e sarà un fiore ricurvo sul tramonto
a dare una speranza alle radici.
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Ogni tanto sfiora pure me questa domanda, ma mi fa tanta malinconia allora guardo avanti, vivo di oggi, innesto qualche radice, di più non voglio sapere.
Un caro saluto...^.^