È lontana questa esistenza...
ne sento l’eco profondo
che ridonda come il sole
al nascere del giorno
Siamo sperduti in fondo...
Come gli uccelli trasportati dalle correnti
ci tuffiamo nel vento mirando la meta
e solcando il confine del cielo
cerchiamo un’isola quieta.
È il ripetersi della storia
questo naufragare senza memoria
Sull’amaca del mondo
riposo mentre vado pensando
che nell’insignificanza del perdersi
ritroviamo il senso di vivere una vita
all’ombra di una morte infinita
consapevoli di non illudersi
Alla natura non sfugge il controllo del vento
come all’uomo sfugge il momento.
Commenti
Bravo!
Un saluto da Ibla.
Ciao Ibla