Io sono il violaceo scalogno,
competo con Casanova 
nel far pianger la dama e la signora.
Quante lacrime costa 
ogni stilettata di coltello,
son lo scorno del palato
fò fuggir il commensale malcapitato.
Di certo nobile non è il mio odore,
un pò acre il mio sapore.
Soffritto in padella e nel tegame
con altri sapori inclino al legame.
Ma poco sono fedele, e marinaio
le mie promesse mantengo solo al cucchiaio.

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Profilo Autore: Luciana Fusto  

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Commenti  

Debora Casafina
+1 # Debora Casafina 24-04-2012 20:36
originallissima ! mi hai fatto sorridere :-) che bel dono grazie

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