Io sono il violaceo scalogno,
competo con Casanova
nel far pianger la dama e la signora.
Quante lacrime costa
ogni stilettata di coltello,
son lo scorno del palato
fò fuggir il commensale malcapitato.
Di certo nobile non è il mio odore,
un pò acre il mio sapore.
Soffritto in padella e nel tegame
con altri sapori inclino al legame.
Ma poco sono fedele, e marinaio
le mie promesse mantengo solo al cucchiaio.
competo con Casanova
nel far pianger la dama e la signora.
Quante lacrime costa
ogni stilettata di coltello,
son lo scorno del palato
fò fuggir il commensale malcapitato.
Di certo nobile non è il mio odore,
un pò acre il mio sapore.
Soffritto in padella e nel tegame
con altri sapori inclino al legame.
Ma poco sono fedele, e marinaio
le mie promesse mantengo solo al cucchiaio.
Commenti