Quanti guadi ho traversato e prati
e valli sdraiate al sole, io perenne fuggitiva
sondando profondità segrete
senza mai demordere
Infiniti sguardi consumati
negli ultimi orizzonti
che s’andavano colmando d’ombre .
E nel sole nuovo ancora
invocarti alternando la voce
a quella di sorgente,
le dita bagnate di speranza
frescura di bosco conosciuto
fruscio di rami e brezze a ispirare
il troppo breve viaggio.
Quanti rovi incontrai lungo il cammino,
tante le piaghe scavate dalle spine,
molte le offese al cuore.
Eppure ancor t’inseguo vita
si, procedo fra sassi e fiori
coltivando esili sogni decisi a non morire
e valli sdraiate al sole, io perenne fuggitiva
sondando profondità segrete
senza mai demordere
Infiniti sguardi consumati
negli ultimi orizzonti
che s’andavano colmando d’ombre .
E nel sole nuovo ancora
invocarti alternando la voce
a quella di sorgente,
le dita bagnate di speranza
frescura di bosco conosciuto
fruscio di rami e brezze a ispirare
il troppo breve viaggio.
Quanti rovi incontrai lungo il cammino,
tante le piaghe scavate dalle spine,
molte le offese al cuore.
Eppure ancor t’inseguo vita
si, procedo fra sassi e fiori
coltivando esili sogni decisi a non morire
Commenti
Condivisa.
Brava.
Un inno alla speranza e alla vita, una volta lessi "la vita mi mette i bastoni fra le ruote...e chi se ne frega...vado a piedi!" il concetto c'è.
Molto sentita e apprezzata, grazie.
Grazie per i commenti che mi auguro di meritare. A presto
Sempre a rimboccarsi le maniche! Bravissima. Ciao...
Ciao Elisa