E, se mi muovo
non mi muovo,
è solo respiro.
Vivo ma non vivo,
fluttuo come nuvole.
Staticità, come
essere preda
dell’assenza di gravità.
Un fiore può nascere
nel silenzio arido della terra.
Tornerà,
la primavera di allora,
sbocceremo come i fiori
tra le crepe di una roccia…
Commenti
Per adesso, quel poco che rimane, sopravvive negli occhi della gente, dove a volte, dentro quel tratto di luce, intuisci un rincuorante sorriso...l'esp ressione pura e coinvolgente di un'anima bella.
Bellissima, questa tua poesia.
Molto sentita Giò
lo credo anch'io che torneremo fiori tra le crepe
Un saluto di cuore
Meravigliosa poesia questa tua.
Ciao da Ibla.
Ciao
Aurelio
Ciao... ^.^
Ritornare alla vita nascendo da una ferita che è questa crepa nella roccia, materiale di cui ne prendiamo forma e carattere pur di resistere e di esistere.
Colpisce molto non solo il finale di questa tua poesia.
Complimenti.
Ciao da Vincenzo.