La mia anima
probabilmente nacque lontana
piccola povera nuda
come quasi tutte, penso io.
.
Aveva ed ha un sapore indomito
e la voglia di sollevarsi in piedi
.
Non le ho mai chiesto altro
che affrontare ogni temperatura,
i trucchi delle ombre, le rivoluzioni.
.
.Insieme disegnammo poligoni
per riscrivere su pietra tempi paleolitici
da lanciare verso la mattina dopo.
.
Migra come qualsiasi uccello giovane
cercando ogni idea calorosa e nuova.
Ha una singolare passione per le fiamme,
non gradisce regole e sottolineature,
s’innamora delle correzioni in corso
perché meno di me invecchia.
.
Le basta un niente per quei giochi
dove l’età passata si cancella
e si torna all’inizio del gioco.
.
Essendo una avventuriera
capace di Santità e possedendo
quel certo tipo di simpatia scozzese,
(rude dunque e al malto invecchiato)
e quel senso di colpa tutto italiano
(dannoso all’autostima e alla responsabilità)
non offre semplicità o certezze
e, da par mio, la contraccambio.
.
Essendo infedeli convinti
(per quel che davvero significa)
ci caratterizza una genetica incredulità.
Io non ho certezze sulla sua esistenza
come lei ha molti dubbi sulla mia
e tuttavia ce la spassiamo nobilmente.
.
Visti insieme al tempo presente
(troppo presente per essere descritto)
ma consapevoli della nostra immensità
stiamo lavorando per una fine a filo terra
nascosta, lucida, oscura, sfuggente,
(diciamo pure molto sotto traccia)
ma con il nostro inizio assai coerente.
Commenti
Questo orizzonte che ci separa dall'anima in realtà non segna nessun confine. Una volta compreso il lavoro dell'anima, possiamo solo accogliere quello che verrà con una diversa consapevolezza. Piaciuta!
Andrea