un cantore fuori dal coro;
elegia di lode
tessuta da cor solo.
Ad un sol uomo
rivolgo il mio canto.
A Gesu': tempio dello Spirito Santo.
duemila anni
di capi e dittatori,
potenti in gloria
e condottieri caduchi.
Il figlio di Dio
sempre impera
nei secoli di chi crede
e di chi non dispera.
Il cantore
e' riverso a terra inerme,
dai lupi attorniato.
Cristo di fortezza lo ha equipaggiato.
la voce di chi canta stecca;
si scorda il testo
di vergogna
ricopre la sua musica.
Ma un direttore d'orchestra
e' buon suggeritore.
Genera accordo
di suoni e parole
nella testa del cantore.
Egli annaspa nel buio del peccato.
Cristo e'
nelle tenebre occultato.
A trarre dal superbo male
l'umile bene.
Presenza immanente
risiede nell'anima del cantore.
Cristo crocefisso
risuona
nel suo canto di dolore.
1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Fedel Franco Quasimodo  

Questo autore ha pubblicato 225 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Commenti  

nabrunindu
# nabrunindu 27-07-2013 20:47
quanto hai ragione con la tua bella poesia, se il mondo credesse davvero che Lui è figlio di Dio, sarebbe il Paradiso presente.

Collegati o registrati per lasciare un commento.

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.
Per maggiori informazioni sui cookie e per gestire le preferenze sui cookie (di prima e/o terza parte) si invitano gli utenti a visitare anche la piattaforma www.youronlinechoices.com. Si ricorda però che la disabilitazione dei cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del Sito e/o limitare il servizio.