Eravamo un disegno
un progetto fantastico
ma liberi ci ingarbugliamo,
ci costringiamo schiavi.
E viviamo di tasselli spostati,
del nostro essere, pressoché mai
disturbati da abbagli e sfarfallii
- famosi specchietti e allodole -
che accettiamo per veri.
Una realtà che discosta il creato.
Vogliamo creta e mani in pasta
violiamo diritti e celiamo doveri
solo il soldo compra il nostro lavoro
in remota esigenza del piacere
- con rigetto a maggioranza -
Lo amiamo questo odioso parlamento
ci lascia vivere, nel nostro riuscirci
… sempre più distanti.
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