All’albor dell’esistenza
donna fu il soffio di vita
che animò l’uomo e il grembo  suo.
Dall’or  lo generò,
ma dopo l’inizial vagito,
dell’immemore, l’oblio.
Tracotanza nel pensar
lui principe ella suddita;
non l’essere effimero
di fine acume
è la femminile indole;
ammaliante il suo agir.
Nelle tempeste della vita
se il timone a lei si lasciasse
la rotta giusta riuscirebbe a tracciar
e in mete tranquille sarebbe ad approdar.
Essenza celeste, ahimè, liei non è
e debolezze e peccati dell’umano
anche essa ha…
   

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Profilo Autore: Vincenzo Patierno  

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Commenti  

Giò
# Giò 25-01-2021 19:53
Parole di riconoscenza verso la donna, è gratificante.
Ciao...^.^

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