Aprendo la finestra
dall'alto d'arate terre
profumi senza mezzi toni
pigolii dal richiamar affamato
sento di amare
con il volto in un accecantissimo sole
le narici divaricate
nella palestra infervorata
dalla caduta delle foglie prosciugate
Salti e capriole
silenziosi
in disparte
si disegnano
al richiamo di castagne sul fuoco
lo scorrere di vino nuovo
il gallo fuori orario
Sento di amare
l'aria tutta
venuta da lontano
portatrice di suoni e voci stranieri
pioggia ultima
nuovi desideri
Salti e capriole
senza muoversi
solo nell'intenzione
in una folata
fuori dal bosco
In lei mi riconosco
dall'alto d'arate terre
profumi senza mezzi toni
pigolii dal richiamar affamato
sento di amare
con il volto in un accecantissimo sole
le narici divaricate
nella palestra infervorata
dalla caduta delle foglie prosciugate
Salti e capriole
silenziosi
in disparte
si disegnano
al richiamo di castagne sul fuoco
lo scorrere di vino nuovo
il gallo fuori orario
Sento di amare
l'aria tutta
venuta da lontano
portatrice di suoni e voci stranieri
pioggia ultima
nuovi desideri
Salti e capriole
senza muoversi
solo nell'intenzione
in una folata
fuori dal bosco
In lei mi riconosco
Commenti
Bellissima la descrizione dell'autunno e del tuo sentire!
Piaciuta tanto!
Ciao Elisa
Immagini che ritornano e rapiscono.
Piaciuta.
Ciao Valerio, a presto.