Quasi a proteggere gli artigli apri
Il mondo tuo difendi.
Ma l’amore spinge tra il nero inchiostro
Il cuore regna sovrano tra le note dell’anima.
Non temere
Nessuno mai ti farà del male.
Il benevolo pensiero non avrà fine.
Nonostante le affilate lame
Vivrà
Genuino e forte volerà sul raggio più luminoso.
Una sforbiciata all’odio
Forse
Anche la diffidenza, col tempo, si nasconderà
Tingendo tutto quanto il cielo
D’intenso arcobaleno….
(EDITA IN :LE VERITA' NASCOSTE
EGS EDIZIONI)
A volte il sole che c’era tra noi
si vedeva anche di notte
nel mio cuore era sempre una festa
a volte bisogna fare scelte amare
che fanno male al cuore
ci si rassegna al dolore
si finisce col piangere
anche per giorni o ore.
Chissà se davvero mi volevi bene
come mi dicevi
diversa lo eri
da tutte le altre
cattive sempre
e senza un briciolo
di dignità.
Non piangere per me
anche se ogni lacrima
ci darà una stella
nel cielo
l’amore è solo un dialogo
di parole dolci, strane,
da matti…
Chissà se mi volevi bene veramente
forse un amore senza sesso
non sarà mai amore
a volte bisogna fare scelte difficili
difficili come il non amarti più
Silenzio nella mia testa
buio dinanzi le mie mani
Ho ucciso qualcuno
e ho ancora le mani
macchiate di inquietudine.
Silenzio nella mia testa
la melodia: dov'è la melodia?
Il pianista respira affannato
mille o più pugnalate in schiena
e ovunque il mio peccato scorre rosso.
Silenzio nella mia testa
dove ho nascosto l'arma?
Nessuno suona la melodia
su quello scuro pianoforte
che è il mio cuore.
Silenzio nella mia testa
è talmente buio
che neppure le mie mani
riesco più a vedere...
Il mare simil perfetto
ai nostri pensieri
non è vero che
dice sempre di si
quando è agitato
è no
però tutti dicono che
è bello.
Pochi ne conoscono
le profondità
e tutta la flora e la fauna
marina che ci vive dentro.
O le stelle marine
che sono come i nostri desideri
più nascosti
i nostri sogni irrealizzate
che si trovano ancora in riva al mare
Pattinano sul ghiaccio
Non hanno bisogno di riposare
Si trasformano in acqua quando mi apro a te
E vibrano come musica quando mi parli di te
Hanno visto molto
E molto ancora vedranno
Come il mare lunare
Che da milioni di anni osserva noi
E noi che osserviamo a nostra volta
Con quei gemelli mari profondi
Ricolmi di vita e mai fermi
Coi quali ora mi osservi.
E fu silenzio Come il vento Che non sa tacere Quel silenzio Che invade me Di odore di te E fu notte Ed assaporo Le essenze nell’aria Che lasciasti al tuo passaggio E fu ancora il silenzio Padrone nella notte A farmi assaporare Quella essenza di te Su di me
Vorrei essere lo spirito
che vive nelle onde del mare
che leggere e soavi
si appoggiano sulle rive ......
per avere la speranza che
una silente mattina di domenica
quando la città ancora dorme
io possa accarezzare i tuoi piedi
infrangendomi tra le tue dita
unendomi a te nel corpo e nello spirito
mentre ti porgo suoni e odori di terre lontane
e sentire un emozione nel tuo respiro
mentre ti rilazzi nell'orizzonte.
For josephine
Quello che sento,
che tocca il tuo cuore
che sfiora l'incanto d'un attimo
librato nei colori d'un sogno.
Due secchi di vento
in fondo al cassetto
e l'anima annodata ad una sola ala d'angelo.
Chiedo l'ignoto,
chiedo la libertà,
chiedo amore in questo deserto arido.
Disegnerò la pioggia sui muri freddi,
imparerò a danzare da sola,
fin quando sarà musica
e la luce ucciderà la notte.
Potrò vestirmi di sole
baciare le tue gote tiepide
adornarmi di petali di rose
e distendermi all'ombra della vita
con te amor mio.
O forse sono io a non volere più aspettare,
a non vedere stelle nella notte,
a non rispettare più i silenzi…
O forse sono io a non credere nel domani,
tetro presagio del patema che mi porto dentro,
del dolore senza fine…
O forse sono io ancora qui a sperare
nel tuo candido sorriso,
un bagliore nel mio cuore,
un istante di piacere,
un motivo per continuare.
Senza veli di nebbie
da un sole ardente
mi lascerei illuminare
tra le mani il mare
e sulla bocca l’aroma di una voce
che non sbiadisce
Non parlerei neppure al vento
per non farmi strappare
quelle note preziose
Gli lancerei invece
stille di rugiada
che m’hanno riempito gli occhi
come semi d’amore da far crescere
dopo che il mio di più non potrà
Ruberei l’armonia a un pittore
per farne alba e tramonto
e scegliere di che morire
se non mi cingeranno più le braccia
del mio sogno impossibile