Sotto la lava del vulcano in eruzione giaceva caduta una perla, si sentiva bruciare poco a poco dalla sua rabbia, le faceva male, era piu' certa che doveva morire che vivere, ma se poteva scappare sapeva che sarebbe diventata nuovamente se' stessa, ma prima doveva lottare contro l' inferno, l' inferno soprattutto di essere sola a lottare.
Mentre sbatteva le sue ali di color angelo, bianco, luminoso, nel fuoco torrido, senti' un brivido di gioia vedersi ancora " nuotare" fra quel luogo, poi sali' sempre piu' su nonostante tutto finche' riusci' ad uscire.
Tania appena uscita dal profondo del cuore del vulcano senti' il vento delle emozioni di gioia, ma per poco ha potuto restare a sentirle, perche' qualcuno gridava aiuto, ma non c'era piu' nessuno che poteva aiutare, solo lei, gli altri erano tutti scappati via, pensavano solo a se' sessi.
Senza piu' paura di nulla " nuoto" fino a dove si sentivano le grida, ma ormai non c'era piu' nulla da fare, ma si promise a se' stessa che non avrebbe piu' lasciato che nessuno morisse fra le sue braccia da ora in poi.
Ando' ancora piu' lontano per vedere se c'era qualcun altro da poter aiutare, ma nulla, soltanto un paese che pareva un gigante gelato squagliato, mentre stava da sola a testa in giu', si sentiva persa, sola al mondo, senti' ad un tratto una mano sulla spalla incenerita, nera dalle bruciature e sporca, non voleva nemmeno voltarsi, si sentiva arrabbiata con il vulcano, ma anche con se' stessa per essere rimasta li' senza poter nemmeno piangere per sfogarsi.
In tanto che tutto era andato a rotoli sapeva che qualcuno era li' per lei, soltanto per lei, anche se adesso era solo una semplice perla, non piu' come una volta, bella splendente come un raggio di sole, ma sapeva che per lui sarebbe stata la sua amata, la sua amata perla nera in viaggio per la destinazione di una vendetta.
Mentre sbatteva le sue ali di color angelo, bianco, luminoso, nel fuoco torrido, senti' un brivido di gioia vedersi ancora " nuotare" fra quel luogo, poi sali' sempre piu' su nonostante tutto finche' riusci' ad uscire.
Tania appena uscita dal profondo del cuore del vulcano senti' il vento delle emozioni di gioia, ma per poco ha potuto restare a sentirle, perche' qualcuno gridava aiuto, ma non c'era piu' nessuno che poteva aiutare, solo lei, gli altri erano tutti scappati via, pensavano solo a se' sessi.
Senza piu' paura di nulla " nuoto" fino a dove si sentivano le grida, ma ormai non c'era piu' nulla da fare, ma si promise a se' stessa che non avrebbe piu' lasciato che nessuno morisse fra le sue braccia da ora in poi.
Ando' ancora piu' lontano per vedere se c'era qualcun altro da poter aiutare, ma nulla, soltanto un paese che pareva un gigante gelato squagliato, mentre stava da sola a testa in giu', si sentiva persa, sola al mondo, senti' ad un tratto una mano sulla spalla incenerita, nera dalle bruciature e sporca, non voleva nemmeno voltarsi, si sentiva arrabbiata con il vulcano, ma anche con se' stessa per essere rimasta li' senza poter nemmeno piangere per sfogarsi.
In tanto che tutto era andato a rotoli sapeva che qualcuno era li' per lei, soltanto per lei, anche se adesso era solo una semplice perla, non piu' come una volta, bella splendente come un raggio di sole, ma sapeva che per lui sarebbe stata la sua amata, la sua amata perla nera in viaggio per la destinazione di una vendetta.