In vetro cristallino
tracciato inchiostro con
un filo di voce,
il placare in queste poche righe
mio confine, liete amare sensazioni
lungo il letto di quella solitaria foce,
che sia spartito acuto musicale
sentite note di quel violino,
prima che quella profonda ruga
mi passasse vicino,
alta febbre di maremma in coro,
dove ho disegnato tra verdi valli
un sole d'oro, verso l'infinito mare
tra perlate scogliere, lu eintu
e malvasia, incalza sovente
amata terra mia.
Profilo Autore: valeria viva*   Sostenitrice del Club Poetico dal 25-12-2022

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