Amo questa grigia Viareggio
perché non è la terra dove il sole nasce,
ma quella dove cade.
Cadere: nel sonno, in Paradiso, nelle viscere contaminate.
Cadere: volevo, quindi è uno di quei tuffi del coraggio?
Amo quando il mare se lo inghiottisce vorace,
come una bestia o il figlio rinchiuso di una guerra;
come se gli fosse per un attimo scappato il cuore
e se lo rimettesse vergognosamente nella giacca.
E queste alghe cosa fanno?
Bisognerebbe chiederlo a loro
prima di elargire sentenze.
Stese come panni al vento,
stringhe nere di un carnevale che prende in giro
se stesso.
Amo questo triste orizzonte dove le barche,
per rastrellare la stanca battigia,
scaricano pannolini pieni di merda
da cui nascono diamanti di battute.
Amo ancora quella sera in cui donasti
una lacrima a quel mare che di acqua salata
ne aveva fin troppa e volevo che la tenessi per te.
Quando indicasti la ruota illuminata
e volevi fare questo giro all'infinito,
senza romperlo mai,
nell'eterna ipnosi di mulinelli arlecchini.
perché non è la terra dove il sole nasce,
ma quella dove cade.
Cadere: nel sonno, in Paradiso, nelle viscere contaminate.
Cadere: volevo, quindi è uno di quei tuffi del coraggio?
Amo quando il mare se lo inghiottisce vorace,
come una bestia o il figlio rinchiuso di una guerra;
come se gli fosse per un attimo scappato il cuore
e se lo rimettesse vergognosamente nella giacca.
E queste alghe cosa fanno?
Bisognerebbe chiederlo a loro
prima di elargire sentenze.
Stese come panni al vento,
stringhe nere di un carnevale che prende in giro
se stesso.
Amo questo triste orizzonte dove le barche,
per rastrellare la stanca battigia,
scaricano pannolini pieni di merda
da cui nascono diamanti di battute.
Amo ancora quella sera in cui donasti
una lacrima a quel mare che di acqua salata
ne aveva fin troppa e volevo che la tenessi per te.
Quando indicasti la ruota illuminata
e volevi fare questo giro all'infinito,
senza romperlo mai,
nell'eterna ipnosi di mulinelli arlecchini.