È Luglio e l’estate mi penetra
col suo frutto fatto di colori.
Guardando descrivo il guardare.
La gente si ammassa sulle spiagge
e la sera il pontile che porta alla rotonda
sospesa in un mare che sfuma nel buio,
è pieno di gente allegra e spensierata.
Le montagne Apuane sono svanite
in quel nulla che sprofonda,
inghiottite dall’oscurità.
Passeggio, beato, sul pontile
fino a giungere alla rotonda
gremita di gente dai colori diversi.
Ascolto il mormorio del mare,
che fluttua sotto i miei piedi
in quel mare molto grande
in cui mi riconosco.
Il vecchio musicista e cantante
è ancora lì seduto sulla sedia
con la sua chitarra in mano
e l’armonica lucida a fior di labbra.
È dolce la sua voce e le sue canzoni
vibrano di un colore antico e romantico,
che sembrano sgorgare dagli abissi dell’anima.
“Una rotonda sul mare
Il nostro disco che suona……”
Qualche coppia balla ed io ascolto, estasiato,
quelle canzoni di tanti anni fa.
Quante luci lungo la riviera,
che dalla Marina di Massa
segue la curva ampia del golfo,
dai colori diversi che si specchiano
nell’acqua della risacca, mobili e franti.
Il faro sulla punta estrema di Porto Venere
brilla per un secondo e scompare
per poi ritornare a splendere nuovamente;
segno che il mare, anche nel buio
può inviare i suoi splendori,
dopo un giorno sereno trapuntato
da innumerevoli, piccoli e rapidi bagliori.
Questa è l’Estate e la sua magia
ed io, guardando, descrivo e m’innamoro.
col suo frutto fatto di colori.
Guardando descrivo il guardare.
La gente si ammassa sulle spiagge
e la sera il pontile che porta alla rotonda
sospesa in un mare che sfuma nel buio,
è pieno di gente allegra e spensierata.
Le montagne Apuane sono svanite
in quel nulla che sprofonda,
inghiottite dall’oscurità.
Passeggio, beato, sul pontile
fino a giungere alla rotonda
gremita di gente dai colori diversi.
Ascolto il mormorio del mare,
che fluttua sotto i miei piedi
in quel mare molto grande
in cui mi riconosco.
Il vecchio musicista e cantante
è ancora lì seduto sulla sedia
con la sua chitarra in mano
e l’armonica lucida a fior di labbra.
È dolce la sua voce e le sue canzoni
vibrano di un colore antico e romantico,
che sembrano sgorgare dagli abissi dell’anima.
“Una rotonda sul mare
Il nostro disco che suona……”
Qualche coppia balla ed io ascolto, estasiato,
quelle canzoni di tanti anni fa.
Quante luci lungo la riviera,
che dalla Marina di Massa
segue la curva ampia del golfo,
dai colori diversi che si specchiano
nell’acqua della risacca, mobili e franti.
Il faro sulla punta estrema di Porto Venere
brilla per un secondo e scompare
per poi ritornare a splendere nuovamente;
segno che il mare, anche nel buio
può inviare i suoi splendori,
dopo un giorno sereno trapuntato
da innumerevoli, piccoli e rapidi bagliori.
Questa è l’Estate e la sua magia
ed io, guardando, descrivo e m’innamoro.