Rammenta la notte, vestiva da infante
era solo e scioccato, in quella radura
gli ululati, ancora gli gelano il sangue
tornando in quel posto, prova paura.
Ti sbagli, ormai è cresciuto
storie semplici, di stupide favole
analizza tutto e concorda con me
guardando la luna ne è consapevole.
Allora forza, caro mio saputello
con fare altezzoso, prova a smentirmi
nasce il panico, in quell’ascensore?
dammi risposta, se vuoi che mi calmi.
Chiudi la bocca, così lo spaventi!
chiede aiuto alla logica, respira per bene
fu bloccato là dentro, da adolescente
ora è adulto e affronta la situazione.
Porta rispetto, non sai con chi parli!
scrutando una sconosciuta, la libido sale
annusa il suo corpo maturo, in sala d’attesa
nostro padre la battezzò: pulsione sessuale.
Silenzio, ignorante primordiale!
esageri, a nominare il maestro
non desidera la donna, come intendi tu
ammira la sua bellezza e nient’altro.
Adesso lo istigo, spocchioso damerino!
un altro impulso, gli faccio affiorare
guardando un arrogante negli occhi
vorrebbe ammazzarlo, senza riguardo.
Sei un torrente di lava, un assassino!
temo per egli e voglio salvarlo
ascolterà colui, che supera l’ego
nessuno ucciderà, giacché posso aiutarlo.
Avete ragione, non c’è dubbio
Io vi ascolto, ma datemi tregua
i lupi mannari sono invenzione
tornai in quel luogo per verificare
se la paura che sembrava fondata
avrebbe tormentato, la mia condizione.
Io vi ammiro per il coraggio
nel dire sempre ciò che pensate
trovo assurda una cosa, sappiate
è la severità con cui reagite!
Io vi imploro, non dovete discutere
quando lo fate, resto coinvolto
sale calore, guardando il sesso debole
ma da tempo, l’autocontrollo ho accolto.
Io vi detesto, incuranti ciarlieri
restii, a mostrare la faccia
martelli forte, ganimede furtivo
la primitiva incudine invece minaccia.
Io vi giudico, ma non oso contraddire
Siete le istanze a cui devo tutto
affronto la realtà in balia di me stesso
con voci pedanti in un irruente duetto.
Io vi capisco, volete più spazio
qui fuori però, serve equilibrio
parlo con te, magma indispettito
potrei mai commettere, un omicidio?
In principio, ricordo, eravate più teneri
restate vigenti, non facendomi esimere
Io abito in voi, Voi dentro di me
e fino all’epilogo, dovremo convivere.
era solo e scioccato, in quella radura
gli ululati, ancora gli gelano il sangue
tornando in quel posto, prova paura.
Ti sbagli, ormai è cresciuto
storie semplici, di stupide favole
analizza tutto e concorda con me
guardando la luna ne è consapevole.
Allora forza, caro mio saputello
con fare altezzoso, prova a smentirmi
nasce il panico, in quell’ascensore?
dammi risposta, se vuoi che mi calmi.
Chiudi la bocca, così lo spaventi!
chiede aiuto alla logica, respira per bene
fu bloccato là dentro, da adolescente
ora è adulto e affronta la situazione.
Porta rispetto, non sai con chi parli!
scrutando una sconosciuta, la libido sale
annusa il suo corpo maturo, in sala d’attesa
nostro padre la battezzò: pulsione sessuale.
Silenzio, ignorante primordiale!
esageri, a nominare il maestro
non desidera la donna, come intendi tu
ammira la sua bellezza e nient’altro.
Adesso lo istigo, spocchioso damerino!
un altro impulso, gli faccio affiorare
guardando un arrogante negli occhi
vorrebbe ammazzarlo, senza riguardo.
Sei un torrente di lava, un assassino!
temo per egli e voglio salvarlo
ascolterà colui, che supera l’ego
nessuno ucciderà, giacché posso aiutarlo.
Avete ragione, non c’è dubbio
Io vi ascolto, ma datemi tregua
i lupi mannari sono invenzione
tornai in quel luogo per verificare
se la paura che sembrava fondata
avrebbe tormentato, la mia condizione.
Io vi ammiro per il coraggio
nel dire sempre ciò che pensate
trovo assurda una cosa, sappiate
è la severità con cui reagite!
Io vi imploro, non dovete discutere
quando lo fate, resto coinvolto
sale calore, guardando il sesso debole
ma da tempo, l’autocontrollo ho accolto.
Io vi detesto, incuranti ciarlieri
restii, a mostrare la faccia
martelli forte, ganimede furtivo
la primitiva incudine invece minaccia.
Io vi giudico, ma non oso contraddire
Siete le istanze a cui devo tutto
affronto la realtà in balia di me stesso
con voci pedanti in un irruente duetto.
Io vi capisco, volete più spazio
qui fuori però, serve equilibrio
parlo con te, magma indispettito
potrei mai commettere, un omicidio?
In principio, ricordo, eravate più teneri
restate vigenti, non facendomi esimere
Io abito in voi, Voi dentro di me
e fino all’epilogo, dovremo convivere.
3 commenti
Poso un bagaglio di luna
nel cielo dei tuoi occhi,
grano d'alveare sommerso,
razzia d'iris al tramonto.
Meridiano antologico di marzo
amor mio, piuma di cristallo,
se sulle labbra della notte
sbocceremo come spighe di storie,
allinea queste dita di stelle,
scuciamo un pianoforte d'aurore
e poi amami come un temporale,
come asola di cuore,
siam parafrasi scheggiate
d'amare danze di parole.
nel cielo dei tuoi occhi,
grano d'alveare sommerso,
razzia d'iris al tramonto.
Meridiano antologico di marzo
amor mio, piuma di cristallo,
se sulle labbra della notte
sbocceremo come spighe di storie,
allinea queste dita di stelle,
scuciamo un pianoforte d'aurore
e poi amami come un temporale,
come asola di cuore,
siam parafrasi scheggiate
d'amare danze di parole.
Tu m’uccidi,
perché sei ali che si spiegano dalle mie spalle
e le tue mani sono fiori che s’aprono come mattino
sul mio corpo che è terra,
e tu lo vivi di ogni respiro.
Tu m’uccidi,
ma non per i baci
ma per il vento che è la tua poesia
che mi spoglia, che mi smantella di ogni certezza,
di ogni forma di amore abbozzato.
Sono come un ramo,
scricchiolo ad ogni foglia che tu sfami con le carezze,
e seppur rugoso è questo destino
tu m’uccidi dentro una lacrima
che si abbandona tra le tue mani.
Il fuoco balbetta intorno a noi!
Tu m’uccidi come una madre,
e mi sento un’àncora e mi sento mare
e vedo la notte come un manto
dove il sole ha seminato il silenzio.
perché sei ali che si spiegano dalle mie spalle
e le tue mani sono fiori che s’aprono come mattino
sul mio corpo che è terra,
e tu lo vivi di ogni respiro.
Tu m’uccidi,
ma non per i baci
ma per il vento che è la tua poesia
che mi spoglia, che mi smantella di ogni certezza,
di ogni forma di amore abbozzato.
Sono come un ramo,
scricchiolo ad ogni foglia che tu sfami con le carezze,
e seppur rugoso è questo destino
tu m’uccidi dentro una lacrima
che si abbandona tra le tue mani.
Il fuoco balbetta intorno a noi!
Tu m’uccidi come una madre,
e mi sento un’àncora e mi sento mare
e vedo la notte come un manto
dove il sole ha seminato il silenzio.
Cencioso il pantalone
lì dove troppe volte ginocchia si son piegate;
e il ticchettio abulico di un orologio senza tempo
ha generato mani prive di volontà.
Intrecciate a fatica
si son innalzate ad un cielo brumoso
generando preghiere di lode e di rabbia.
Ieri o ieri l'altro,
speranzoso mi sono adagiato
nella semioscurità del tempio.
Nascosto allo sguardo petulante di elementi portanti
mi sono piegato
ed a quel "Padre" dal passo debole o nullo
mi son rivolto
e ho scagliato verso quella croce divenuta ormai
"vecchio " cimelio la mia implorazione.
Il silenzio smorzato da nauseabondo incenso
è divenuto eco
a cui pietra su pietra rispondeva
a quel Dio divenuto sordo
ho im plorato il mio grido
Ieri o ieri l'altro
sono caduto
ed ho sentito dentro di me il respiro ansimante di mio "Padre"
lì dove troppe volte ginocchia si son piegate;
e il ticchettio abulico di un orologio senza tempo
ha generato mani prive di volontà.
Intrecciate a fatica
si son innalzate ad un cielo brumoso
generando preghiere di lode e di rabbia.
Ieri o ieri l'altro,
speranzoso mi sono adagiato
nella semioscurità del tempio.
Nascosto allo sguardo petulante di elementi portanti
mi sono piegato
ed a quel "Padre" dal passo debole o nullo
mi son rivolto
e ho scagliato verso quella croce divenuta ormai
"vecchio " cimelio la mia implorazione.
Il silenzio smorzato da nauseabondo incenso
è divenuto eco
a cui pietra su pietra rispondeva
a quel Dio divenuto sordo
ho im plorato il mio grido
Ieri o ieri l'altro
sono caduto
ed ho sentito dentro di me il respiro ansimante di mio "Padre"
Fingermi un pensiero
che va e viene
come l'aria.
Fingermi aria
che svuota e riempie
un barattolo .
Sorridi...Cosi che mi curo
di tutte le cose .
Certezza è il crepuscolo
che ha già incendiato il cielo .
Certezza è la luna
agghindata nel viale .
Certezza è la notte
che brama la stanza
e si lascia adulare.
che va e viene
come l'aria.
Fingermi aria
che svuota e riempie
un barattolo .
Sorridi...Cosi che mi curo
di tutte le cose .
Certezza è il crepuscolo
che ha già incendiato il cielo .
Certezza è la luna
agghindata nel viale .
Certezza è la notte
che brama la stanza
e si lascia adulare.
Dentro un sorriso,
l' intensità di un' emozione,
che vola,
vola leggera
come una bollicina,
come un piccolo sogno infinito,
racchiuso nel nostro
lato più profondo,
assieme al nostro dolce amore.
Guardando l' orizzonte,
la vediamo arrivare.
L' accarezziamo delicatamente
con la mano,
lasciandoci trasportare
dalla sua magica tenerezza.
Ed ecco che arriva un bacio,
quel richiamo dolce e
tanto desiderato.
Labbra contro labbra,
si sfiorano,
si riconoscono in un tutt' uno,
regalandosi brividi,
dentro il tiepido
e colorato tramonto.
La felicità nasce dai loro occhi,
dai loro gesti,
da quella lacrima di felicità
che scorre sulla guancia,
diventando un caldo sole
nel loro domani.
Mano nella mano,
saranno complicità,
saranno profondità,
saranno amore.
l' intensità di un' emozione,
che vola,
vola leggera
come una bollicina,
come un piccolo sogno infinito,
racchiuso nel nostro
lato più profondo,
assieme al nostro dolce amore.
Guardando l' orizzonte,
la vediamo arrivare.
L' accarezziamo delicatamente
con la mano,
lasciandoci trasportare
dalla sua magica tenerezza.
Ed ecco che arriva un bacio,
quel richiamo dolce e
tanto desiderato.
Labbra contro labbra,
si sfiorano,
si riconoscono in un tutt' uno,
regalandosi brividi,
dentro il tiepido
e colorato tramonto.
La felicità nasce dai loro occhi,
dai loro gesti,
da quella lacrima di felicità
che scorre sulla guancia,
diventando un caldo sole
nel loro domani.
Mano nella mano,
saranno complicità,
saranno profondità,
saranno amore.
Si inseguono petali e nuvole
nelle insurrezioni dei sensi,
fermo restando che
restando fermo
a muoversi sarà soltando il tempo
che con talento conta lento
i passi di tutto quello che sarà.
Si inseguono quindi giorni e parole
ma parlerò di te senza fare paragoni:
che sei la fine della fine del mondo,
la soluzione errante e/o
la costante emozionale
e quando dirai che
non hai niente da dire
ti chiederò di rimanere un altro poi
perché ho ancora bisogno
di avere bisogno di te
nelle insurrezioni dei sensi,
fermo restando che
restando fermo
a muoversi sarà soltando il tempo
che con talento conta lento
i passi di tutto quello che sarà.
Si inseguono quindi giorni e parole
ma parlerò di te senza fare paragoni:
che sei la fine della fine del mondo,
la soluzione errante e/o
la costante emozionale
e quando dirai che
non hai niente da dire
ti chiederò di rimanere un altro poi
perché ho ancora bisogno
di avere bisogno di te
Già la sentivi nell'aria
la primavera che stava arrivando
la stessa che scandiva gli anni
e percorreva i secoli
di quelle pietre antiche
gonfie di vite vissute
e perdute
tra falsi toni di luce e colori
e odori, e umori
di sterco di cani e piccioni.
-Quanto dolore, piccolo uomo
dagli occhi chiari come il niente-.
Che importa
se fu un caso o il destino
ma come in un sogno sognato
con urla di fiamme e di fuoco
hai chiuso gli occhi per sempre
mentre il branco rideva
e intorno sbocciavano le viole
mentre il giorno
moriva crudele
dentro la tua solitudine.
-Povero, piccolo uomo,
dagli occhi chiari come il niente.
la primavera che stava arrivando
la stessa che scandiva gli anni
e percorreva i secoli
di quelle pietre antiche
gonfie di vite vissute
e perdute
tra falsi toni di luce e colori
e odori, e umori
di sterco di cani e piccioni.
-Quanto dolore, piccolo uomo
dagli occhi chiari come il niente-.
Che importa
se fu un caso o il destino
ma come in un sogno sognato
con urla di fiamme e di fuoco
hai chiuso gli occhi per sempre
mentre il branco rideva
e intorno sbocciavano le viole
mentre il giorno
moriva crudele
dentro la tua solitudine.
-Povero, piccolo uomo,
dagli occhi chiari come il niente.
Quando lo provi ti fa volare,il tuo cuore è felice.
Ti senti colmo di estasi e tanta emozione , hai una meravigliosa sensazione.
Lo tieni con te, lo custodisci gelosamente, è un sentimento importante .
Voli e sogni, la fantasia e l' amore ti portano via , la fantasia si colma di magia.
Migliaia di cuori ti circondano, il tuo amore e ' lì tra quei cuori pieni di nuovi ardori.
Ti senti colmo di estasi e tanta emozione , hai una meravigliosa sensazione.
Lo tieni con te, lo custodisci gelosamente, è un sentimento importante .
Voli e sogni, la fantasia e l' amore ti portano via , la fantasia si colma di magia.
Migliaia di cuori ti circondano, il tuo amore e ' lì tra quei cuori pieni di nuovi ardori.