Tra gli erranti carboni
Le allodole di cobalto
Hanno rughe profondissime
Conservano uno sguardo che non somiglia
E mentre precipitano dall'ossa
Frantumano inguainate pelle color d'avorio
Che accada pur quel pianto
Vapore d'angoscia di avvizzita stagione umana
Ma su un fianco di pupille larghe
Tempia contro tempia
Trasfonda la nostra febbre di tacito scrigno
Non piagarmi allora
Conosco allor bene quell'acre sabbia intorbidita
E mentre tramuto di cielo per accoglierti
Mi impegno a urlare una stella che cade,
Ma i miei occhi non mi somigliano
E tu
Sete vermiglia
Sei l'ombra di tutti i miei tramonti.
Le allodole di cobalto
Hanno rughe profondissime
Conservano uno sguardo che non somiglia
E mentre precipitano dall'ossa
Frantumano inguainate pelle color d'avorio
Che accada pur quel pianto
Vapore d'angoscia di avvizzita stagione umana
Ma su un fianco di pupille larghe
Tempia contro tempia
Trasfonda la nostra febbre di tacito scrigno
Non piagarmi allora
Conosco allor bene quell'acre sabbia intorbidita
E mentre tramuto di cielo per accoglierti
Mi impegno a urlare una stella che cade,
Ma i miei occhi non mi somigliano
E tu
Sete vermiglia
Sei l'ombra di tutti i miei tramonti.
Commenti
Questa è perla nel deserto, miniera di topazio, zaffiro, turchese!
Ti stavo aspettando da sempre e non ti servirà a nulla sfuggirmi!
Benvenuta. Osanno tutto della tua
mille grazie
Carla