Raccontami quelle sere
d'inverno,
passate davanti al fuoco.
Raccontami tutte le volte:
che non ho voluto
che non ascoltavo
che non ti sentivo
che non ti ho creduto.
Le favole, ricordi?
Ma sono solo favole!
E le tue storie, la guerra,
la povertà, il dolore...
Ma sì! Solo favole!
Raccontami Papà.
Racconta adesso
che so ascoltare.
- Ti voglio bene
- Io no
- Non è un problema mio.
- Ma io non ti adorno
Nella notte
di null'altro ché di
Dolci abissi,
Mio caro.
Niente più ché
Affogati sprazzi
D'estate.
- Ma io ti voglio bene
- Io no
- Non è un problema mio.
- Ma io ti vizio in silenzio,
Ti sorprendo nel caldo
Del giorno
Ti sposto le foto
Nella stanza.
- Ma io ti voglio bene
- Io no
- Non è un problema mio.
che lei m'amasse, cari amici miei,
non v'è mai stato dubbio alcuno.
che questo amore oscillasse
giorno per giorno
nel cielo del suo petto,
come oscilla il tempo ché oggi piove
e domani v'è il sole,
anche questo era da comprendere.
chi sano di mente affiderebbe
il proprio cuore in altre mani
senza averne paura giorno per giorno?
un kilogrammo di noci, tre mele
e una mitragliatrice carica
al 20%
da portare sulla testa,
nel cesto di vimini,
insieme a spinaci e belladonna,
sposata la causa della giarrettiera
con i proiettili sotto la gogna,
pubblica,
resta l'amaro in bocca.