Caro marziano

che vivi lontano,

quanti pianeti hai già visitato?

Conosci l’America ed ogni suo Stato?

Il sole, la pioggia e le quattro stagioni?

L’Italia, la pizza e le belle canzoni?

Il mare, gli oceani, i campi di grano?

Hai mai viaggiato su un aeroplano?

Caro marziano

che vivi lontano,

parli cinese, tedesco, russo o italiano?

Hai anche tu un amico gitano?

Frequenti la scuola e i campi di calcio?

Sei tanto bravo o un po’ monellaccio?

E poi hai la playstation e una bici?

Un cane, un pesce, dei mici?

Caro marziano

che vivi lontano,

t’aspetto col naso all’insù

qui nella mia casa a Cefalù!

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Profilo Autore: rosa dei venti  

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Filastrocca sul Natale

questo è un giorno assai speciale,

brilla in cielo una cometa

in questa notte buia e fredda,

annuncia ai Magi e al mondo intero

gioia, pace e amore vero,

oggi è nato il Salvatore,

dolce figlio del Signore,

per rubare da ogni cuore

ogni piccolo dolore,

per gridare no alla guerra

sulla faccia della Terra,

per ridare ad ogni lacrima

un abbraccio di speranza.

Filastrocca sul Natale

questo è un giorno assai speciale,

tanti auguri voglio fare

a questo bimbo da cullare.

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Profilo Autore: rosa dei venti  

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Lunga barba tutta bianca,

come neve di montagna,

ecco il babbo con gli occhiali,

col cappello e gli stivali!

Ha una renna per amico,

tu ci credi a quel che dico?

La sua casa è in mezzo ai ghiacci,

tanti doni lui sa farci,

legge tante letterine

di bambini e di bambine,

ha una slitta grande e bella

luccicante come stella.

Babbo, Babbo, io ti aspetto,

con tanta gioia e tanto affetto

per sognare insieme a te

il Natale più bello che c’è.

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Profilo Autore: rosa dei venti  

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Son Febbraio il birichino,
fra i tanti mesi il più piccino.
Son bassino, un po' maldestro,
porto freddo nel canestro.
È pur vero che se m'ingrugno,
faccio un poco la carogna;
ma so anche esser caro
e di carezze poco avaro.
Sì, di me si parla male,
però porto il carnevale.
Sarò pure un po' sgarbato,
ma ho il cuore innamorato.
Con Cupido il tenerone
e Valentino il romanticone,
dove schiocco dardi e frecce,
porto baci e tenerezze.
Se ho la faccia buia e scura
non dovete aver paura;
nel calendario resto poco:
28 giorni...e poi trasloco.
Sono un po' freddo d'aspetto,
ciò a malincuor, lo ammetto.
Sì però...se osservate...
le cime bianche innevate,
vi riscalda il cuore
tutto quel bianco candore.
E poi...se ben osservate,
son già più lunghe le giornate
Sull'albero ancor spoglio,
c'è già un piccolo germoglio:
quando la dolce primavera,
tornerà col suo calore,
ogni bocciolo sboccerà
e diventerà un bel fiore.
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Profilo Autore: Giovanna Balsamo  

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Questo amore cosi dolce

assaporalo lentamente

non sarà deludente.

Questo amore cosi forte

può piegarlo solo il fato

lasciandoti senza fiato.

Questo amore cosi bello

può cantare uno stornello

in locanda mastro Lello

e poi brindare alla salute

senza richiedere ricevuta.

Questo amore cosi sciocco

vola assieme allo scirocco

talvolta pure controvento

e s'adagia assai contento

d'aver sfidato intemperie

in questioni molto serie.

Questo amore immortale

ti somiglia tale e quale

non gettarlo inutilmente

se non sai dove posarlo

potrai di certo regalarlo

a chi non l'ha incontrato

nel suo oscuro cammino.

Questo amore cosi vicino

accende un lumicino

dissolve mille ombre

conforta chi soffre.

Se serenità è ciò che offre

accoglilo e sii felice

al pensiero che di certo

Dio lo benedice.  

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Profilo Autore: genoveffa frau  

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Regalami un caleidoscopio
così che io possa
vedere il mondo all'incontrario
lo so, sono pezzi di vetro
ma per me diventano
mondi incantati
gioco da bambina
all'infinito, all'infinito...
Regalami un caleidoscopio
dove i mostri, le fate
prendono forma
nella mente incantata
e indiavolata
mentre gioco
a rimpiattino
coi miei ricordi.
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Profilo Autore: Laura Bocci  

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       Or la fiaba si racconta e la voglio raccontar tu Adonella nascesti in un bel bosco

fra gli alberi parlanti che estasiati ti vollero adottare,

e di vocio in vocii annunciarono al bosco che era nata una bambina.

Era piccola e carina di bellezza sopraffina

e per coccolarla ed ammirarla gli alberi aprirono le braccia

e la deposero dolcemente fra i rami e ramoscelli e

felici la strinsero per farla riscaldare e

per addormentarla adottarono tanti canarini a cantar la ninna nanna.

Gentil erano le loro mani un far di naturale cuore ad abbracciar la bimba

e con lo scricchiolio dei ramoscelli gentilmente le accarezzavano il tenero visino..

Nacque a fil di voce Adonella e di quel bosco prese le sembianze

fu ad un giunco somigliante, per capelli avea foglie verdi, rosse e gialle e

per occhi avea due giuggiole mature, piedi e mani erano radici attecchite nella terra.

Bimba Bimba che fortuna la tua essenza e la clorofilla e l’ albero del fico del suo latte
        ti nutrì e ci fu l’ ape baldanzosa col suo miele ti addolcì.

Gli uccellini orchestrali ti eseguirono concerti e tu bimba crescesti a dismisura,

ma un dì senza preavviso passò in quel bosco un cacciatore di cinghiale

e di te s’ innamorò e rubandoti agli alberi e all’ allegria ti portò via da lì

e del suo regno principessa ti coronò ma non si accorse che a te qualcosa mancò..

Lui non capì!

Gli alberi parlanti piangenti e

straziati dal dolore si misero adululare ed innalzando la voce oltre le cime

facevano un gran vociferare e il vento che passò di lì udì

quel pianto e lo rubò, portandolo con sé e ovunque lo sparpagliò.

Ad un trato Adonella dal suo castello da principessa udì quel straziante pianto

che gli alberi espandevano all’ orizzonte e riconobbe quel pianto addolorato e

corse verso il bosco e mentre correva un pensiero la martellava,

e lì che voglio essere e lì son le mie radici..

Per dormire ho il soffice manto delle foglie e per cullarmi ho i loro rami

le mie radici son con gli alberi e non esiste luogo che ami più di questo.Qui è il mio Paradiso e

caddè fra le braccia degli alberi e

serena s’ addormentò!

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Profilo Autore: Adele Vincenti  

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creato tutto il necessario,
per coronare il suo lavoro
Dio sfidò l'ordinario
e fece a l'uomo un dono.
presa carta e penna
e ripreso dal suo amore
impose la sua flemma
in una manciata di colore.
fu in un solo momento
che scurì del ciel la prosa,
ma non ne rimase
assai contento,
mancava ancor qualcosa.
in un lampo dal finire
schizzò quel po' di giallo
che le stelle vide apparire
danzanti in un sol ballo.
delle gioie sue favolose
che racchiuse nel suo palmo
poi formò le nebulose,
quiete e senza affanno.
diede un tocco di divino
a quel quadro spettacolare,
chiunque fu bambino
anche il più ostico a guardare.
dell'immensa tela astrale
ne mancava solo il nome,
del regalo colossale
così ricco in ogni cuore.
alla vista apparve un velo
negli istanti in cui fissò,
'ci sono! sarai il Cielo!'
e infine all'uomo lo donò.
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Profilo Autore: Labbra Tristi  

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Forchetta, barchetta 
arriva rimetta.

A nulla sentire,
esplode l'ardire.

Basta remare,
bisogna guadare.

Toccavo curioso 
quel corpo altezzoso.

Gusto sublime 
di labbra carine.

Cadevo più in basso 
di passo in passo 
verso quel resto 
più volte nascosto.

La gente guardava 
e mi condannava,
corti segreti 
di poveri preti.

Sarei arrivato 
dove mai avrei pensato.

Il corpo scoperto 
pareva risorto 
tra le mie mani
eran fremiti strani.

Son stanco di scrivere 
e pure di ridere.

E ora è la fine 
di tutte ste' rime.
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Profilo Autore: Giuseppe Trucchia  

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Ciarla il codirosso oltre la piana,

la gallina crocchia.

Sullo zirlo del tordo

nella viuzza tronca il gallo chicchiricchia.

Il sole zafferano casca

mogio dietro la collina

mentre provi a leggere- sono le tue prime

volte- e scivoli sulla parola sdrucciolina.

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Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

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È da un pezzo che apprezzo
un buon pezzo di pizza
ma è cosa da pazzi !
Che prezzi !
È più cara di un pizzo !
Qui la cosa mi puzza
ma ci metto una pezza.
Ho già preso una strizza
e non voglio uscir pazzo !
Con in man la ramazza
ho sfogato il disprezzo.
C'ho già pur la mappazza
ed eppur non è un vezzo.
Piglio carta da un mazzo
e mi fiondo giù a razzo
tra un film di Fantozzi
e una gag di Tafazzi.
Ho avvistato un ragazzo
con in mano un arazzo
lo vendeva a buon prezzo,
mi sembrava un po' pazzo !
ma ho deciso da un pezzo
di stare nel mezzo;
passerò la serata
a Cortina d'Ampezzo!
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Profilo Autore: Ferruccio Frontini  

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Oh mia padella rugginosa

che te ebbi fin da giovine sposa
conforto per uova in tegamino
aspettando quel cornutazzo del maritino

Mia compagna spelacchiata
che cocevi 'sì bene la frittata
perché sei tu in tal ghisa rovinata?
Non usai forse sempre acqua di giornata?

Or giaci di molto invereconda
dentro una madia poco gioconda
rifiuto dimenticato
come acqua di bucato

Di te ricordo ancora profumo inebriante
d'una bistecca sugosa e invitante
e di quel pezzo di lonza
ne farei volentieri ancor sbronza

Per non parlar di patate e carote
che giammai furon bocche vuote
con fritti e panzerotti
per palati fini e ghiotti

Te veggo lì in cantuccio
che mi tieni alto il cruccio
No, non finirai nella pattumiera,
di questo te lo giuro,
che di tutti fosti l'unica amica mia sincera.

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Profilo Autore: Giancarlo Gravili  

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Il  gatto in questo momento

dorme quieto sul pavimento

 

Strano pensa il cane:

“E’ Pasqua non Natale”

 

L’umana parla, parla alla rinfusa

e il gatto dorme facendo le fusa

 

Il gatto sa di averla fatta grossa

il cane: “ Che abbia mangiato delle ossa?”

 

L’umana  la colomba sta cercando

“Perché il gatto sta scappando?”

 

Al cane viene un sospetto

e veloce guarda sotto al letto

 

Ecco dove l’ha portata

per quella vera l’ha scambiata!

 

Ora l’umana va fuori di testa

così si rovina una festa!

 

Che gatto dalla strana forma  mentale

ma gli voglio bene a Pasqua come Natale!

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Profilo Autore: Barbara  

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A casa di Leo e Donny,

che indossano le loro nuove

magliette blu e viola, quest’oggi

verran senz’altro anche se piove

gli amichetti Micky col suo

berretto arancione col diciannove.

E Raff con la felpa rossa che non

toglie dalla preistoria, per Giove!

Verranno a vedere in TV il papà

di Donny e Leo che farà col nove

la lepre nel mezzofondo; e Leo siederà

con mamma, che sempre si commuove.

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Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

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“Ciao pesce rosso, vado con mamma

a fare la spesa; tu resta lì, e aspetta.”

Con mamma andiam dal pescivendolo

e a prender la ciambella con l’uvetta.

“Chi è il pescivendolo?” …mammina

ha preso i pesciolini in una vaschetta.

 “Perché quei pesci non si muovono?”

E ha detto che me ne darà una fetta.

A casa andrò subito dal pesciolino

dentro la boccia nella mia cameretta

a vedere se dorme come loro,

o se è sveglio e nuota nell’acquetta.

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Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

Questo autore ha pubblicato 498 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.
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