Ricordi quella sera?
I violini suonavano
Bach,
le rose discendevano
dai cortili colmi di notte,
fitto muschio su di noi,
miseri ambulanti
in cerca di un dove.

Anagrammi di te
tra le nuvole della sera
vogliose di nuove albe.

Scesero i pensieri
a valle,
carichi di rose
e messaggi digitali.

Rincorremmo un mistero
da districare
nelle infinite primavere
che ci restavano.
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Profilo Autore: paolo di cristofaro  

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Commenti  

nabrunindu
+2 # nabrunindu 04-10-2014 22:37
bellissima poesia carica di ricordi e nostalgia. ok!
Caterina Morabito*
+1 # Caterina Morabito* 05-10-2014 20:23
è un piacere leggere le tue poesie..., complimenti Paolo.
Silvana Montarello
# Silvana Montarello 07-10-2014 20:54
Infinite primavere... arriva dritta nel cuore, bravissimo.

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