Io sono Dio e voi non siete un cazzo
non può essere diversamente
se di continuo faccio miracoli
e rimango vivo nonostante gli ostacoli
se vado e torno dal cielo
se parlo con il mare
e mi crocifiggo nell’ombra di questo amore.
Io sono Dio e voi non siete un cazzo
non può essere diversamente
se parlo in silenzio
se mi accende un tramonto
se vado e torno dall’inferno
se pulso di passione in ogni angolo
se piango guardando i suoi occhi
se mi commuovo quando l’accarezzo
se muoio di baci e d’orgasmo.
Io sono Dio e voi non siete un cazzo
ed è inutile che mi guardate
additandomi come pazzo
ho nella gola salive di giorni infiniti
tra i grumi di sangue e di vino
e il chiodo di mio padre come ricordo
conficcato nel petto vicino al sospiro.
Io sono Dio e voi non siete un cazzo
ho nelle mani le stimmate del mio coraggio
sulla schiena il dolore di mia madre
nelle gambe la paura che mi fa andare
volare, rimanere, sognare
ho preghiere inventate sulla lingua blasfema
il peccato dei giorni migliori
la confessione impiccata all’albero del male.
Sono Dio perché mi giustizio da solo
ogni giorno, ogni notte
davanti al sepolcro della mia anima
e sempre risorgo
sul patibolo del mio Paradiso.
non può essere diversamente
se di continuo faccio miracoli
e rimango vivo nonostante gli ostacoli
se vado e torno dal cielo
se parlo con il mare
e mi crocifiggo nell’ombra di questo amore.
Io sono Dio e voi non siete un cazzo
non può essere diversamente
se parlo in silenzio
se mi accende un tramonto
se vado e torno dall’inferno
se pulso di passione in ogni angolo
se piango guardando i suoi occhi
se mi commuovo quando l’accarezzo
se muoio di baci e d’orgasmo.
Io sono Dio e voi non siete un cazzo
ed è inutile che mi guardate
additandomi come pazzo
ho nella gola salive di giorni infiniti
tra i grumi di sangue e di vino
e il chiodo di mio padre come ricordo
conficcato nel petto vicino al sospiro.
Io sono Dio e voi non siete un cazzo
ho nelle mani le stimmate del mio coraggio
sulla schiena il dolore di mia madre
nelle gambe la paura che mi fa andare
volare, rimanere, sognare
ho preghiere inventate sulla lingua blasfema
il peccato dei giorni migliori
la confessione impiccata all’albero del male.
Sono Dio perché mi giustizio da solo
ogni giorno, ogni notte
davanti al sepolcro della mia anima
e sempre risorgo
sul patibolo del mio Paradiso.