Rincasa la sera.
La luna è
sfiorata dall’acqua di fiume
e s’infila tra i sassi.
Tra fronde
(s’infila)
di alte betulle che zitte,
si bevono il cielo.
Rincasa la sera
(senza far rumore)
tra i tetti di gesso.
Dipinge penombre,
s’appresta sull’uscio,
arrossa lanterne.
Rincasa la sera
(poi)
in camera mia.
Il faro nel buio
illumina il mare,
prosegue il suo giro
insegue la rotta,
intruppa...
e di luce,
macchia la notte,
macchia la notte,
in camera mia.
Mi porge una stella.
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Bella, piaciuta. Ciao... ^ - ^