Vado per la mia strada
di carta,
con un cappello di nubi
e la luna al guinzaglio
per proteggermi dalle tue ombre,
vado per la mia strada
con un sordo rumore
di ansia in queste gambe,
gambe tremule
che hanno valicato
le vette dei tuoi nomi.
Percorro questi sentieri
lastricati di noia,
sentieri che sanno tutto di noi,
che sanno d'inchiostro e sangue,
di passi veloci
verso la tua dimora inaccessibile.
Poi, raggomitolato
su me stesso,
come un fachiro
nell'utero dell'universo,
continuo indomito
a collezionare stelle
da questo mio
invisibile limbo sismico.
di carta,
con un cappello di nubi
e la luna al guinzaglio
per proteggermi dalle tue ombre,
vado per la mia strada
con un sordo rumore
di ansia in queste gambe,
gambe tremule
che hanno valicato
le vette dei tuoi nomi.
Percorro questi sentieri
lastricati di noia,
sentieri che sanno tutto di noi,
che sanno d'inchiostro e sangue,
di passi veloci
verso la tua dimora inaccessibile.
Poi, raggomitolato
su me stesso,
come un fachiro
nell'utero dell'universo,
continuo indomito
a collezionare stelle
da questo mio
invisibile limbo sismico.
Commenti
Questa è magnifica, vorrei averla scritta io! Eh, Seeeeee!!!
Complimenti per la tua bravura.
Ciao...
Ciao Elisa