Imperava il temporale,
il tuo sguardo scivolò su di me
come la pioggia sul mio soprabito,
da quel momento seguisti
come un'ombra ogni mio attimo di vita
I nostri passi un'impronta sola
sulla sabbia dorata dell'arenile
noi un corpo ed un'anima
Coglievi come fiori di campo
le mie emozioni
le lacrime mi asciugavi
con petali di rosa
Quanto amore in questi gesti
in quel tuo dolce dirmi “sei mia”
in quelle tue carezze lievi, appassionate,
fino al cielo mi facevi volare
piccola rondine dalle ali ferite
sanate dal tuo crisma miracoloso
Arrossivo come una bambina
colta in fallo, al tuo pulirmi
con un fazzoletto la bocca agli angoli
imbrattati dal sugo di pomodoro,
attonita al godere di tali attenzioni
mi gettavo tra le tue braccia
ridendo felice ….
Ora detergo io le tue labbra
asciugo le tue lacrime
la tua mano inerme poso sul viso
mimando una carezza
che sempre comunque
brividi mi dona sulla pelle
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