Quelle orme sulla neve,

come invocazioni, ci guidano

al corpo disteso, esanime.

Un fiore vermiglio si spande

sul bianco candore,

negl’occhi immoti

ancora la vampa

e il volto truce

di chi gli negò il ritorno.

Un altro ragazzo di neve

paga il riscatto dalla tirannia,

il vento, tra i rami algidi degli abeti,

sembra dire:” coraggio, verrà l’aprile”.

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Profilo Autore: Vittorio  

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Commenti  

Davide Bergamin
+2 # Davide Bergamin 28-10-2018 08:31
L'ho letta (e riletta... e riletta...) con addosso una pelle d'oca spessa come quella coltre di neve. Grazie Vittorio!
Aita Carla
+1 # Aita Carla 28-10-2018 14:37
Centomila gavette di ghiaccio: vermiglio fra neve.
Mi sei piaciuto per come ci hai raccontato questa triste immagine

Carla
Ibla
+2 # Ibla 29-10-2018 13:37
"Un fiore vermiglio si spande sul bianco candore"
Ma potrei citarla tutta, tanto è sublime poesia.
Poi perchè parla di un passato che quasi si stenta a credere vero.
Bravissimo!
Tante stelle da Ibla.
Vittorio
+2 # Vittorio 29-10-2018 15:15
Grazie a tutti. In un periodo in cui soffiano venti di odio e di guerra, è opportuno ricordare il triste passato.
Michelina
+1 # Michelina 29-10-2018 15:25
Per non dimenticare, bellissima.

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