Saliamo nei Venerdì
di scale a destra
dove la fluorescenza
non ha colto il sorriso
dei piattini per terra
Avvolto il tendone
nella riva getto d'inchiostro
il nulla che scricchiola
e non saprei dire
se il sonno sembra essere
la voce dell'anno che non scrive
L'uniforme dei Who intanto
si dipinge di ombretto
e di acqua indisciplinata
il rinnovamento si trasfigura
nel suo compimento
Dal nostro secolo impaurito
lontani da ogni distanza
ci attende quel viola
fuggendo da salici
di pioggia svaniti !
di scale a destra
dove la fluorescenza
non ha colto il sorriso
dei piattini per terra
Avvolto il tendone
nella riva getto d'inchiostro
il nulla che scricchiola
e non saprei dire
se il sonno sembra essere
la voce dell'anno che non scrive
L'uniforme dei Who intanto
si dipinge di ombretto
e di acqua indisciplinata
il rinnovamento si trasfigura
nel suo compimento
Dal nostro secolo impaurito
lontani da ogni distanza
ci attende quel viola
fuggendo da salici
di pioggia svaniti !
Commenti
"lontani da ogni distanza..."
Un caro saluto da Ibla.
cosa vuol dire l'autore.... non è importante dice Kate... ok allora... la poesia scorre bene amo quell'immagine dei piattini per terra
e la voce dell'anno che non scrive e il viola che dipinge il tutto... mi è piaciuta anche se trovo ancora qualche condizionamento...
Un saluto Simone, a presto
..in realtà questa poesia e il frutto di molte cose messe in fila ...poi se appare convulsa di certo non è il mio scopo complicare le cose ...mi viene naturale scrivere così e i condizionamenti di certo non sono il mio forte ...un saluto e grazie del pensiero da parte mia la mia stima per molti che leggo compresa tu.
dove cmq c'è un filo conduttore: l'autore ci porta, con i suoi ritmi, tra salite e discese, fino all'abbandono...
Le tue letture mi portano a riflettere su quanto sia realistico il tuo pensiero.
Ciao ;)