C’è sempre lei
a rubarti l’inchiostro dei pensieri.
Ti possiede con la sua malevola ombra
un’ossessione che rosicchia il nostro Tempo
che fa scolorire l’intensità del mio amore
offuscato, dimenticato,
perché c’era, c’è e ci sarà sempre lei:
indesiderata, invadente, opprimente, esistente.
E il mio pianto solitario
resta un vano lamento
una voce roca tra pareti d’alabastro.
Commenti
proprio lei la protagonista di questi versi cosi intensi.
Complimenti! Ciao...^.^
Ho imparato ad apprezzarla, trasformando la solitudine sterile in un solitudine produttiva...ed è la mia amata compagna. E' triste, no...è una scelta condivisa con me stessa e la vita.
Molto apprezzata, un caro saluto Turchese.