Maculati duri pensieri
smarriti tra le note dei sospiri
occultati dal cuore alla mente.
Sorgono vigili alle viscere
che s’aggrovigliano al digiunar
dei morsi famelici
in fulmini e saette
squarciano in due
a scaricare nel mio mare in tempesta.
Onde di vite asfissiate;
m’arresto, dinanzi
all’orrore di tale crudeltà.
Sono le tenebre
diseppellite dal mondo
che riemergono per degustare
il sangue di innocenti.
D’aurora nera
s’imbratta
l’umanità indifferente,
l’untore
a ripeterne la storia.
Inerme al mio vedere,
si piega dannatamente l’anima mia
a queste verità irrisolte.
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