Siamo lucertole
sulle crepe dei muri
aspettiamo un sole che tarda.
Strisciamo sui contorni
di pareti ammuffite di noia
dimenandoci nelle angustie
che ci tengono legati, nelle parole
che ci rendono prigionieri,
forse anche di noi stessi.
Saremo formiche impazzite
ammucchiate o sparse
negli angoli di ogni dove,
a cercare e ad inventarci
un cibo che non riavremo.
Ci troveremo a faticare
per far provviste
per un altro inverno…
Commenti
Ciao Giò, ti abbraccio.
Un saluto caro ad ognuno...^.^
è un piacere leggerti